Cultura

Festa del papà, la figura paterna nel mondo dell’arte

Il Padre, una figura tanto fondamentale quanto a volte poco presa in considerazione rispetto a quella della madre. Questo ruolo un po’ secondario lo ritroviamo anche nel mondo dell’arte, e oggi, nel giorno della Festa del Papà, vogliamo provare con voi ad analizzare l’evoluzione della figura paterna nelle rappresentazioni artistiche. Vi presenteremo anche alcuni padri artisti che hanno vissuto all’ombra della fama dei loro più fortunati figli.

Figura paterna: da capofamiglia a padre tenero

Sacra Famiglia, Bartolomeo Cavarozzi_photocredit:wikipedia
Sacra Famiglia, Bartolomeo Cavarozzi_photocredit:wikipedia

Nel corso della storia la figura paterna non è un soggetto che ha avuto particolarmente rilievo nel mondo dell’arte. Siamo più abituati a vedere rappresentata la figura materna che quasi si contrappone a quella del padre. Ma la figura paterna, seppur ha avuto un ruolo per lo più marginale, non vuol dire che non sia stato oggetto di studio o non degno di nota. Se si pensa alla figura del padre in relazione al mondo dell’arte, la prima immagine che ci viene sicuramente in mente è la figura del “padre” per eccellenza: Dio. Le più numerose raffigurazioni della figura paterna sono sicuramente riconducibili alla sfera religiosa. La figura di Dio o, ancora più frequente, di San Giuseppe riveste un ruolo particolarmente fortunato nella storia dell’arte. Tantissime sono le raffigurazioni sacre che raffigurano l’amore paterno di Dio o quello affettuoso e quasi “umano” di San Giuseppe.

Il ruolo del padre e la concezione della figura paterna è sicuramente cambiato nel corso della storia e questo cambiamento si riflette, come è giusto che sia, nelle raffigurazioni artistiche. In antichità, il padre aveva il ruolo centrale del capofamiglia e rappresentava l’autorità in contrapposizione alla figura materna che veniva concepita semplicemente come amorevole e dolce. Con la figura di San Giuseppe, iniziamo a vedere come la figura del padre diventa più “umana”. Viene raffigurato un padre saggio che non viene più solo temuto dai figli ma che rappresenta una guida. In età moderna la figura del padre si è totalmente capovolta, diventando molto più affettuosa e sempre meno autoritaria. Questo cambiamento si riflette nelle opere degli artisti dal ‘600 in poi, che raffigurano padri accoglienti, dagli atteggiamenti teneri e amorevoli.

Alcuni famosi ritratti di padri

Brita e io, Carl Larsson_photocredit:wikipedia
Brita e io, Carl Larsson_photocredit:wikipedia

In arte è un po’ difficile trovare raffigurazioni di padri o della figura paterna in generale, cosa invece più comune in letteratura. Questo però non vuol dire che non ci siano degli esempi degni di nota. Uno di questi è, ad esempio, “Le père de l’artiste, lecture de L’Événement” di Paul Cézanne. Dipinto nel 1866, raffigura il padre banchiere del famoso artista. Un lavoro particolarmente importante per l’artista perché il dipinto del padre che legge, in un ritratto intimo, fu la sua prima opera accettata al Salon di Parigi dopo anni di tentativi falliti. Anche Renoir, nel 1869, dipinge suo padre Leonard. Un ritratto decisamente meno intimo e più formale, ma pur sempre un ritratto di un padre. L’artista svedese Carl Larsson ha avuto un’infanzia infelice e un rapporto conflittuale con il padre, che una volta arrivò persino a dirgli “maledico il giorno in cui sei nato”. Forse proprio per questo lui volle essere una figura paterna totalmente differente per i suoi figli. E questo si riflette in un tenerissimo autoritratto dipinto nel 1895. “Brita e io” raffigura il pittore con la sua piccola sulle spalle in un momento scherzoso e felice.

Ritratto di mio padre, Frida Khalo_photocredit:wikipedia
Ritratto di mio padre, Frida Khalo_photocredit:wikipedia

Un altro dipinto che da semplice ritratto diventa una vera e propria manifestazione d’affetto è “Ritratto di mio padre” dell’artista messicana Frida Khalo. Contrariamente al rapporto che aveva con la madre, Frida descriveva suo padre come un uomo affabile e affettuoso: “Grazie a mio padre ebbi un’infanzia meravigliosa, infatti, pur essendo molto malato fu per me un magnifico modello di tenerezza, bravura e soprattutto di comprensione per tutti i miei problemi”. Proprio per questo la pittrice messicana decide di fargli un ritratto per ringraziarlo.

Festa del papà, quando i padri lasciano spazio alla bravura dei figli

Colombe, José Ruiz y Blasco_photocredit:wikipedia
Colombe, José Ruiz y Blasco_photocredit:wikipedia

Se le raffigurazioni dei padri sono rare e poco numerose in pittura, non vuol dire che la figura paterna sia stata necessariamente secondaria nelle vite degli artisti. Giovanni Santi, ad esempio, è noto per essere il padre di Raffaello. Pochi però sanno che anche lui fu un eccellente pittore e che proprio a lui Raffaello deve le sue prime lezioni d’arte. La sua opera più nota è probabilmente la decorazione della cappella, nella chiesa di San Domenico in Cagli. Anche Filippo Mazzola è più noto per essere il padre del Parmigianino che per le sue opere. La sua produzione artistica è molto ampia e particolarmente numerosi sono i ritratti che ci ha lasciato che lo hanno reso uno dei pittori del ‘500 più conosciuti ma che poi ha dovuto fare i conti con la fama ben più grande del figlio.

Chi invece ha dovuto fare i conti con ben due figli pittori e più noti di lui è stato Jacopo Bellini, padre di Gentile e Giovanni Bellini. Non pago ha dovuto fare i conti anche con un genero di altrettanta fama e bravura, Andrea Mantegna. Le sue opere, numerosissime, per stile, si collocano a cavallo tra il gotico internazionale e l’inizio del rinascimento. Il “padre” per eccellenza è forse, però, Orazio Gentileschi. Padre della straordinaria pittrice caravaggesca Artemisia Gentileschi, ha insegnato alla figlia un mestiere che le ha permesso, a dispetto dei tempi, di essere indipendente. Senza dimenticare poi la triste vicenda dello stupro e il processo, insolito per l’epoca, al quale partecipò anche il padre sostenendola. Ed infine non possiamo non citare “papà Picasso“. Ebbene sì, anche Pablo Picasso ha “oscurato” la fama del padre José Ruiz y Blasco, pittore naturalista i cui quadri erano incentrati soprattutto su figure di vari uccelli.

Ilaria Festa

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