Fukinsei, parole dal mondo: la bellezza che nasce dall’asimmetria e dall’imperfezione

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Di Stella Grillo

Nel nuovo appuntamento della rubrica Parole dal Mondo, Fukinsei; un concetto derivante dall’estetica giapponese in cui l’armonia e la bellezza, provengono dall’asimmetria e non dalla perfezione delle proporzioni.

Fukinsei, la bellezza realistica: quando l’armonia è accogliere le imperfezioni

Il termine Fukinsei proviene dal Giappone e indica un vero e proprio concetto filosofico, più che un solo termine intraducibile. La parola Fukinsei si riferisce, infatti, all’estetica giapponese e a quel tipo di bellezza armonica che nasce esclusivamente dall’asimmetria, dall’imperfezione e dalla diversità. Un concetto totalmente distante dall’ideale di bellezza classica fondato su proporzioni rientranti in canoni idealizzati. Letteralmente, il termine Fukinsei, significa asperità, asimmetria; un principio che si ritrova in tutta l’arte orientale dove armonia è, sostanzialmente, irregolarità. Parametri geometrici, misure e proporzioni sono banditi; la vera bellezza, all’interno della cultura nipponica, è cogliere la gradevolezza in ciò che non è ottimale. Scorgere la beltà in una figura non proporzionata, storta, inesatta è proprio lo scopo della filosofia Fukinsei.

Questa consapevolezza aiuta gli uomini ad avvicinarsi alla spontaneità, al caso, alla natura in tutte le sue forme; bellezza, infatti, è realismo in natura e ciò che l’ordine naturale delle cose offre non è governato da modelli matematici, ma dal puro caso, dalla potenza creatrice che si assembla ed è perfetta in tutte le sue più piccole inesattezze. L’artificio, il calcolo, la misura è perfezione confezionata; ciò che è bello lo sarà nonostante e sopratutto grazie alle imprecisioni che possiede.

L’arte come possibilità

Il concetto di perfezione, così come quello di immortalità e infinito, è logicamente fuori dalla portata di qualsiasi essere umano. Proprio per questo la filosofia del Fukinsei (不均斉) vuole veicolare un tipo di arte in cui, ognuno, si può rispecchiare e riconoscere. L’asimmetria genera cambiamento, movimento, dinamismo al contrario dell’equilibrio simmetrico sinonimo di stasi e immobilità, poiché incatenato alla non trasformazione. Un uomo si trasforma nel corso della sua vita e così l’arte di cui parla il pensiero che esalta il Fukinsei; l’arte deve, necessariamente, essere messaggera di possibilità consentendo la percezione di un’alternativa.

Stella Grillo

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