George Washington nasce a Bridges Creek Il 22 Febbraio del 1732 e muore il 14 dicembre 1799 a Mount Vernon. Fu comandante dell’esercito durante la guerra d’Indipendenza Americana dal 1775 al 1783. È uno dei padri fondatori della nazione e il suo volto è stato scolpito sul Monte Rushmore insieme a quello di Lincoln, Jefferson e Roosevelt. Viene eletto primo Presidente degli Stati Uniti d’America ricoprendo la carica dal 1789 al 1797. Fu presidente della Convenzione Costituzionale di Filadelfia nel 1787.

George Washington e la carriera militare negli Stati Uniti

George Washington presidente degli Stati Uniti
George Washington nella battaglia di Trenton

Orfano di padre a soli 11 anni. Intraprende la carriera militare, diventa colonnello nella guerra tra Inghilterra e Francia nel 1754 e viene promosso comandante in capo. Si sposò nel 1759 con Martha Dandridge, che era vedova di Custis, membro che apparteneva a una famiglia molto ricca e influente. Innamorato da sempre di Sally Fairfax, era molto probabile che George non amasse la moglie ma non la lasciò mai. Fu proprio grazie alle ricchezze di quest’ultima che Washington ottenne i suoi primi incarichi politici.
Il futuro Presidente inizia a sentirsi sempre più americano: il debito nazionale britannico, a causa della guerra dei 7 anni, era raddoppiato e Grenville aumentava i dazi e osteggiava il contrabbando. Rende così quasi impossibile il commercio. Non aveva pensato però che, sconfitti i francesi, non si sarebbe più sentita l’esigenza della protezione britannica. Nel 1765 gli inglesi introducono una legge a favore dell’applicazione del bollo di Stato su giornali, fatture, documenti, licenze e atti. Nel 1774 George Washington è nominato parte integrante del Congresso americano e prende definitivamente posizione contro la Gran Bretagna, sospendendo i rapporti commerciali con essa. Fu una dichiarazione di guerra.

Diventa eroe di guerra ma restò umile

A George viene dato il comando dell’esercito e il compito di sconfiggere gli inglesi. Tornato in patria viene eletto al Parlamento della Virginia. Nel 1776 combatte contro gli inglesi in una lotta alla sopravvivenza, con questi ultimi che guadagnavano sempre più territorio nei pressi di New York. Si ritrova l’esercito dimezzato e con il Congresso che gli aveva praticamente voltato le spalle. Con estremo coraggio Washington nella notte di Natale attacca la guarnigione di Trenton in New Jersey, con quello che restava del suo esercito. Porta inaspettatamente a casa la vittoria. Rafforza il suo esercito dandole i rifornimenti necessari e tenendo il nemico sotto controllo. Diventò un punto di riferimento per i suoi soldati, vista la determinazione e la calma che mostrava nei momenti peggiori.

Nel 1781 sconfigge definitivamente gli inglesi e gli Stati Uniti d’America proclamano la tanto agognata indipendenza. George Washington diventa un’eroe nonostante mantenga un atteggiamento semplice e sempre pacato. Per qualche anno riesce a dedicarsi alla vita da agricoltore a Mount Vernon. Divenne famoso il 23 Dicembre del 1783 quando consegnò la sua spada insieme alle dimissioni da comandante in capo delle forze americane. Vuole ritirarsi nella sua tenuta dopo la firma del trattato di pace di Versailles con la Gran Bretagna. Questo gesto segna per sempre la sua carriera. Torna alle sue occupazioni rinunciando alle ricompense per il suo valore militare.
La sua umiltà gli fa guadagnare da subito una grande fama. Nel 1787 i più grandi esponenti politici lo vogliono a Philadelphia per dare il suo contributo alla stesura della Costituzione. Dopo l’approvazione di quest’ultima pensa di poter tornare finalmente alle sue mansioni, ma tutti i personaggi più influenti intorno a lui lo vollero candidato alla Presidenza degli Stati Uniti.

Il primo presidente degli Stati Uniti

La presidenza di George Washington ha inizio il 30 aprile 1789 a seguito delle elezioni presidenziali del 1788. Con la cerimonia di insediamento, diventa il primo presidente degli Stati Uniti d’America. Ebbe successo anche con le elezioni del 1792 e termino’ il mandato il 4 Marzo 1797. Era già stato comandante in capo dell’esercito nel corso della guerra di Indipendenza Americana e Presidente della convenzione di Filadelfia. Durante il suo mandato nominò tutti i funzionari che andarono a costituire il governo federale degli Stati Uniti. Era sostenitore di una politica economica che stabilì che il governo si sarebbe assunto i debiti dei singoli stati federali. Diede vita alla Zecca nazionale, prima banca degli Stati Uniti e istituì il servizio doganale con la polizia di frontiera. Il presidente si mostra da subito favorevole alla emancipazione degli schiavi.
Sostiene le idee di Lafayette e Hamilton. Tenta di abolire la schiavitù in Pennsylvania decretando che, chi non fosse residente in quello Stato, non avrebbe potuto detenere schiavi per più di sei mesi. Se non avesse rispettato questa legge i suoi schiavi sarebbero diventati automaticamente liberi. Era di religione anglicana ma fu un grande sostenitore del libero credo. Innalza da subito i dazi doganali e introduce un’accisa sulla vendita del whisky per andare a finanziare il governo. Guida infatti la repressione della “whiskey ribellion”. Si mantiene neutrale con il resto dell’Europa ottenendo il trattato di Jay con l’impero britannico e il trattato Pinckney con l’impero spagnolo per promulgare le attività commerciali.

Le ultime imprese e la morte

Si difende dai corsari Barbareschi istituendo il Naval Act nel 1794, che va a stipulare la pace fra gli Stati Uniti e Algeri. Mette così fine alla costruzione di ulteriori navi militari. Conduce in prima persona la guerra Indiana del nord ovest e ristabilisce così una sorta di controllo sui i nativi americani. New York era la capitale degli Stati Uniti sostituita poi da Philadelphia, si creò così il bisogno di fondare una nuova capitale che venne deliberata dal Congresso del 1790 dove si decretò la creazione della città di Washington. George Washington è risultato uno dei tre presidenti più amati dalla popolazione americana insieme a Abraham Lincoln e Franklin Delano Roosvelt. Rifiuta la candidatura per il terzo mandato e si ritira nel 1797, diventa luogotenente dell’esercito nel ‘98. Muore un anno dopo a causa del peggioramento di una laringite che ne causa la morte la sera del 14 dicembre.

Sabrina Baiocco

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