Goffredo Mameli è una delle figure più importanti del risorgimento. La sua penna ha partorito il nostro inno nazionale e a distanza di secoli ci emozioniamo a sentire il famoso “fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta”. Il poeta nacque il 5 settembre del 1827 , quasi due secoli fa.
Goffredo Mameli, una vita breve ma un ricordo indelebile
Goffredo Mameli nacque a Genova da una ricca famiglia di origine sarda. Ebbe la possibilità di accedere ad un’istruzione di alto livello, dimostrando il suo talento nella scrittura. In special modo il maggiore fu quello per la poesia, in cui si distinse precocemente.
Nonostante la giovane età, lo spirito patriotico fu subito forte in lui. Divenne presto attivista.
Fu nel 1847, a poco più di vent’anni ,che scrisse Il canto degli italiani destinato a diventare il futuro inno d’Italia. Venne inoltre arruolato in quel periodo da Garibaldi con il grado di capitano.
Scrisse successivamente L’inno militare, poi musicato da Giuseppe Verdi. Nel mentre divenne direttore del giornale Il Diario Del Popolo.
Nel novembre del 1848, in seguito alla fuga di papa Pio IX, si recò a Roma per dare manforte alle sommosse rivoluzionarie. Si occupò prevalentemente dell’organizzazione militare.
Si batté eroicamente e vittoriosamente nella Battaglia di Palestrina e in quella di Velletri. Venne tuttavia ferito il 3 Giugno a Villa Corsini, momentaneamente occupata dall’esercito francese.
Negli scontri venne colpito da una baionetta francese ad una gamba. Si ritrovò presto a dover combattere contro un avversario ancor più pericoloso dell’esercito nemico. Una brutta cancrena infatti lo debilitò giorno dopo giorno. Nonostante l’amputazione dell’arto i medici non riuscirono a fermare l’emorragia che ne susseguì.
Goffredo Mameli morì così a soli ventun anni.
Se l’Italia è il paese conosciuto e amato in ogni lato del globo è perché eroi come Mameli sono stati pronti a sacrificare la loro stessa vita per il sogno dell’unità di un popolo, diviso da barriere ma unito dalla cultura e folklore.
Mameli è stato un eroe, un giovane ragazzo diventato immortale per la raffinatezza della sua penna ed il coraggio con cui si è sacrificato. Un simbolo di libertà e resistenza, proprio come molti altri giovani patrioti.
“Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta!”
Andrea Pastore
Seguici su Google News