GP Bahrein: si correrà ma a porte chiuse causa Coronavirus

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Di Redazione Metropolitan

GP Barhein – La seconda tappa del mondiale di Formula 1 si correrà, ma gli ingressi sul circuito del Sakhir non saranno possibili poiché il GP del Bahrein si disputerà a porte chiuse. Questa la decisione finale degli organizzatori che temono il Coronavirus e la sua diffusione a macchia d’olio.

GP Bahrein a porte chiuse – la decisione degli organizzatori

Il GP del Bahrein si svolgerà a porte chiuse. Una decisione singolare che ha ben pochi precedenti nella storia della Formula 1, che quest’anno festeggia il suo 70° anniversario. La scelta è stata voluta dagli organizzatori dell’evento ed è stata emanata dal presidente: il principe Salman bin Hamad.

“Possiamo immaginare e comprendere il disappunto di molti tifosi e appassionati, ma in un evento del genere, che richiama decine di migliaia di persone al circuito, sarebbe stato pressoché impossibile far mantenere le distanze di sicurezza tra gli spettatori”.

principe bahrain gp f1
Principe Salam bin Hamad – Photo Credit: Gov, Bahrain

La decisione è stata presa poiché sarà impossibile far mantenere le distanze di sicurezza tra i tifosi. Ogni GP di F1 raccoglie a sé centinaia di migliaia di persone e, col tasso elevato con cui contagia il virus, è meglio non rischiare ma prevenire ogni tipo di situazione. Per quanto riguarda il GP d’Australia – prima tappa del campionato – si svolgerà normalmente e sarà aperto al pubblico.

GP del Bahrein – ecco i precedenti

Il GP del Bahrein, che sorge sul bellissimo deserto del Sakhir, sarà svolto a porte chiuse, come già annunciato. Ma è la prima volta che accade un evento simile? Nel 2011, il principato musulmano aveva annullato il GP a seguito della grave situazione internazionale per la “Primavera araba”.

GP Bahrain coronavirus
McLaren Norris durante il GP del Bahrain 2019 – Photo Credit:

I contagiati in Bahrein sono al momento 83, tutte persone tornate dal pellegrinaggio in Iran (Paese che conta più di 5 mila contagiati). Per ora non ci sono reazioni ufficiali da parte di Liberty Media, società che organizza il Mondiale di F1.

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