Groucho Marx, la genialità di un comico eccezionale

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Di Stefano Delle Cave

130 anni fa nasceva Groucho Marx. È stato un irriverente attore e protagonista, insieme ai suoi divertentissimi fratelli, dei cosiddetti fratelli Marx. Questo segnando l’immaginario comico del cinema della prima metà del novecento e non solo. Groucho è divenuto, infine, famoso grazie anche alle sue apparizioni tv e ai successi letterari entrando per sempre nell’immaginario collettivo

La comicità di Groucho Marx

Compie 130 anni il grande comico Groucho Marx
Groucho Marx, fonte cameralook.it

I grandi baffi, le sopracciglia folte e il sigaro in bocca o tra le mani fanno subito ritornare alla mente nell’immaginario collettivo il personaggio di Gruoucho Marx. Un capolavoro di genialità e irriverenza nato nei teatri di vaudeville e poi sbarcato al cinema nel 129 con il primo film “Noci di Cocco” in cui irrompono sulla scena i fratelli Marx.

Quelli del cinema di Groucho furono film in cui Julius, così chiamava davvero, dette forma alla sua comicità basata sulla lunga parlantina, irriverenza e giochi di parole con cui molto spesso si attaccavano l’ordine costituito ed ogni convenzione sociale. Una comicità che dette il via ad una seria di piccoli capolavori come “La guerra lampo dei fratelli Marx”in cui veniva attaccato irriverentemente il governo americano.

La guerra Lampo dei Fratelli Marx

Oltre il cinema

Il fine ultimo della comicità di Groucho Marx è dunque la catastrofe e il rovesciamento del sistema. E’ questo il senso ultimo dell’apparente non sense di questo personaggio che ha travalicato i confini cinematografici come dimostrano i successi di Marx nella televisione e nella lettura. Questo generando quasi uno stereotipo ripreso anche dopo la sua morte da moltissimi autori comici e non solo.

Se il famoso coniglio Bugs Bunny con la sua carota richiama il sigaro Marxiano, Woody Allen cita in molti suoi film il grande comico ebreo come nel caso dell’irriverente “Prendi i soldi e scappa”. In Italia Groucho è stato reso celebre da Tiziano Sclavi nel fumetto Dylan Dog in cui fa da assistente e spalla comica al famoso indagatore dell’incubo.