Gustav Klimt nasce a Vienna il 14 luglio 1862 e muore nel giorno di oggi del 1918. E’ uno dei più famosi pittori austriaci ai tempi della secessione viennese. E’ il secondo di sette fratelli, da padre orafo e da madre appassionata di musica lirica. I fratelli minori, Ernst e Georg, diventano anch’essi pittori. Frequenta la scuola d’arte e mestieri dell’Austria fino al 1883, dove viene influenzato maggiormente dalla tecnica di Ferdinand Laufberger. Una delle opere più rappresentative dell’artista è Danae. La tela è realizzata tra il 1907e il 1908, ed è conservata a Vienna alla Galiere Würthle.

Danae, fecondata nel sonno da Zeus

Klimt Danae ph. Etsy italia

Klimt rappresenta il soggetto tratto dalla mitologia greca antica di Danae, fecondata nel sonno da Zeus, che si era trasformato in una pioggia d’oro. Il suo corpo è rappresentato racchiuso in una spirale con forma ellittica, ispirato alla maternità e alla fertilità. La figura, circolare, è rannicchiata ed è adattata in una forma rettangolare in cui il corpo della fanciulla sembra adagiarsi. Danae è dipinta nuda e addormentata, con lunghi capelli rossi e le gambe flesse portate al grembo. Queste ultime insieme alle labbra della fanciulla ci appaiono in realtà più grandi rispetto al resto del corpo. Questa errata proporzione è imposta dal pittore per dare un senso erotico al dipinto. Il corpo della ragazza è contornato da un telo viola decorato con forme circolari dorate.

Gustav Klimt ci spiega il suo punto di vista riguardo l’eros, nel quale tutta l’arte è erotica

La pioggia dorata che inebria il quadro è di ispirazione bizantina, e rappresenta la trasformazione di Zeus con l’arrivo di una nuova vita. Oltre che simboleggiare l’erotismo, quest’opera racchiude un significato simbolico come quasi in tutte le opere di Klimt. Danae è raffigurata nel momento in cui,  immersa in un sonno profondo, la pioggia d’oro la feconda. Quello che l’autore ci vuole trasmettere nell’istantanea è proprio il momento dell’estasi. Gustav Klimt ci spiega il suo punto di vista riguardo l’eros, nel quale tutta l’arte è erotica, e dove è assente il pudore. L’artista ci propone una Danea come una figura femminile bellissima. Il quadro non ha spazi vuoti e la fanciulla è rannicchiata in posizione fetale a spirale. Il punto di partenza di questa è la sua mano che stringe il telo, che sta a indicare un modo per contenere il piacere, mentre la mano sinistra scende verso la vulva.

Zeus, affascinato da Danae, dà vita a Perseo

Danae era la figlia del re Acrisio di Argo. Quest’ultimo, che non aveva avuto figli maschi, un giorno si confronta con un oracolo per conoscere il suo futuro. L’oracolo gli predisse che nel suo futuro non c’era una discendenza maschile, ma che avrebbe avuto un nipote, figlio di Danae, e che lo avrebbe ucciso. Da quel momento in poi Acrisio impedisce alla figlia di incontrare qualsiasi uomo e la fa rinchiudere in una torre. Zeus, che era  molto affascinato da Danae e che non avrebbe mai permesso che un sovrano terreno cambiasse il corso degli eventi, decide di intervenire. Si trasforma così dapprima in una nuvola, per giungere alla torre, e poi tramutato in una pioggia dorata, decide di fecondare la giovane. Nasce così Perseo. Re Acrisio, in un momento di collera per l’accaduto, rinchiuse sia Danae che Perseo in una cassa di legno e li gettò in mare. Poseidone li aiutò a liberarsi dalle grinfie del mare. Un giorno, ai giochi funebri organizzati da Acrisio, partecipò anche Perseo che lanciando un disco, uccise il re come da premonizione.

Nei quadri dell’autore la donna è spesso la protagonista, affascinato dal fatto che la figura femminile doni la vita

L’autore ci racconta l’incontro tra Danae e Zeus come un sogno,in maniera molto delicata. La protagonista è immortalata nel sonno, addormentata, posta in una posizione che ci rimanda alla maternità. Si scorge nel dipinto sulla sinistra un piccolo rettangolo nero che va a simboleggiare la figura dell’uomo. Nei quadri dell’autore la donna è spesso la protagonista, affascinato dal fatto che la figura femminile regali la vita. In questo caso vuole esaltare il momento della fertilità universale. Danae cattura l’attenzione di Klimt, visitando Ravenna e i suoi capolavori ispirati alla muse. L’oro invece ci rimanda alla cromatica dell’oro dell’epoca e al lavoro del padre, che ritroviamo anche nelle opere Il Bacio, le Tre età della donna e l’Albero della vita. Quando dipinge Danae inserisce un tema nuovo per l’epoca, ed è consapevole che il quadro sarebbe stato criticato e non compreso da tutti.

Danae è celebrata da Klimt in maniera esclusiva e naturale, ma anche in modo retorico e spontaneo

Danae ci comunica tranquillità, serenità ed estasi. Il suo corpo, in armonia con il suo viso esprimono le stesse sensazioni. La donna sembra immersa in una dimensione parallela con la sua sessualità. Il mito di Danae è celebrata da Klimt in maniera esclusiva e naturale, ma anche in modo retorico e spontaneo. Alla fine dell’impero austro-ungarico, influenzato dalla opere di Van Gogh e Matisse, l’artista abbandona il tema dell’oro, per una ricercata e intensa tavola colorata. Il lavoro di Klimt ha una brusca frenata nel gennaio del 1918 quando, in  viaggio dalla Romania, viene colto da un ictus dovuto all’influenza spagnola del tempo. Muore il 6 febbraio, dopo averci donato un immenso patrimonio di opere dedicate alla donna.

Sabrina Baiocco

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