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Harriet Taylor Mill, l’uguaglianza femminile prima delle suffragette e dei movimenti femministi

Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio nel diciannovesimo secolo alla scoperta di una donna che è stata precorritrice del movimento femminista. Parleremo di emancipazione femminile, di uguaglianza e di parità di genere. Abbiamo dedicato la puntata di oggi a Harriet Taylor Mill, alle sue opere e al suo pensiero

“Quando due persone hanno i loro pensieri e le speculazioni del tutto in comune, è di poca importanza per quanto riguarda la questione di originalità, che di essi detiene la penna”

fonte enciclopediadelledonne.it

È una frase di John Stuart Mill con cui il famoso filosofo rivela come molte delle sue opere furono scritte insieme all’amata Harriet Taylor Mill di cui prima fu amante e poi marito. Entrambi avevano lo stesso pensiero democratico e liberale. Ideali con cui la Taylor Mill portò avanti le proprie idee precorritrici del primo movimento femminista e delle battaglie delle suffragette. Un pensiero che la Taylor Mill è riuscito a rendere pubblico grazie alle opere condivise con il marito che firmava da solo i testi da loro redatti. Nell’800′ infatti le donne non potevano pubblicare con il proprio nome ed era per questo costrette a ricorrere ad uno pseudonimo maschile . Questo però non fermò la Taylor Mill che si era già data fare scrivendo a parecchi giornali per protestare contro la disuguaglianza femminile e l’impunità delle violenze contro le donne.

Harriet Taylor Mill, la libertà delle donne

Harriet Taylor Mill, fonte elpais.com

La prima volta che John Stuart Mill ed Harriet Taylor Mill scrissero insieme fu nel 1832 quando venne realizzato il saggio “ Early Essays on Marriage and Divorce”. Qui si discuteva sul matrimomio e sul divorzio parlando della necessità di uomini e donne di essere alla pari e di non aver più bisogno di leggi matrimoniali. Harriet Taylor Mill è poi passata alla storia insieme al marito per una delle opere più importanti del pensiero femminista. Stiamo parlando di “The Enfranchisement of Women” che rappresenta un testo fondamentale per la definizione del ruolo della donna nella società.
In essa scrive la Taylor Mill, come si legge su Filoosfemme, che “neghiamo il diritto di qualunque parte della specie di decidere per qualunque altra parte, o di ogni individuo per ogni altro individuo, cos’è e cosa non è il loro “proprio ambito”. L’ambito proprio di tutti gli esseri umani è il più grande ed elevato che riescano a raggiungere. Quale esso sia, non può essere accertato senza una completa libertà di scelta.” Si tratta di un breve estratto in cui si evince già il senso centrale di questo saggio pubblicato nel 1851.

Al centro di quest’opera c’è infatti la totale uguaglianza dell’uomo e della donna senza più disparità di genere. In questo saggio infatti la Taylor Mill riflette sul fatto che la donna è stata sempre sottomessa all’uomo e che la legge stessa della sua epoca prevede il divieto di una carriera autonoma per le donne. “Uno stato continuo di sottomissione rende servili nell’animo gli uomini quanto le donne”, spiega infatti la Taylor Mill in quest’opera, come si legge su Il Melangolo

L’importanza dell’emancipazione femminile

L‘emancipazione femminile voluta dalla Taylor Mill invece prevede che le donne abbiamo diritto alla piena parificazione sociale, pubblica ed economica rispetto all’uomo. Un fatto necessario, questo, affinchè la liberazione femminile si realizzi. Un pensiero filosofico forte che prosegue in un altra importante opera, pubblicata postuma dal marito e intitolata “The Subjection of Women”. Qui ancora una volta la Taylor Mill discute sull‘inferiorità femminile in rapporto alla società, alla politica e alla famiglia ribadendo che solo la sua emancipazione avrebbe rappresentato un miglioramento della società inglese dell’epoca.

Una battaglia proseguita del marito

Dopo la morte di Harriet Taylor Mill nel 1858 il marito continuò a portare avanti la sua battaglia. Abbiamo già parlato di “The Subjection of Women” in cui tra l’altro si parla di suffragio universale femminile e della necessità di aprire l’istruzione alle donne. Con essa infatti Stuart Mill riuscì a portare all’attenzione del parlamento inglese la questione femminile. Un fatto che sottolinea ancora di più il fine ultimo del pensiero di Harriet Taylor Mill ossia che l’uguaglianza femminile deve essere alla base di ogni sistema politico democratico. Un fatto che verrà riconosciuto solo dopo la prima guerra mondiale ma di cui la Taylor Mill è stata una grande pionera.

Stefano Delle Cave

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