Hong Kong: la Polizia irrompe nel museo delle vittime di Piazza Tienanmen

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Di Redazione Metropolitan

Hong Kong: all’indomani dell’arresto di 4 attivisti pro-democrazia, la polizia ha fatto irruzione nel museo delle vittime di Piazza Tienanmen, da loro gestito.

Irruzione della Polizia nel museo di Piazza Tienanmen a Hong Kong

L’irruzione della polizia nel museo di Piazza Tienanmen a Hong Kong arriva nel giorno in cui 12 attivisti pro-democrazia si sono dichiarati colpevoli di aver partecipato alla veglia non autorizzata del 4 giugno in memoria della sanguinosa repressione.

Come riportato da Ansa, la polizia di sicurezza nazionale di Hong Kong ha fatto irruzione oggi, nel museo dedicato alla “memoria delle vittime” della sanguinosa repressione di Piazza Tienanmen avvenuta a Pechino il 4 giugno del 1989. L’iniziativa è maturata all’indomani del rifiuto dell’associazione di collaborare con un’indagine sulla sicurezza nazionale che ha portato all’arresto di 4 attivisti di primo piano dell’Alleanza di Hong Kong che si sono rifiutati di fornire informazioni.

L’Alleanza ha confermato che tre attivisti Simon Leung, Sean Tang e Chan To-wai sono stati arrestati mentre un quarto, l’avvocato Chow Hang-tung, è stato portato via in manette dal suo ufficio dagli agenti. Il gruppo oltre a curare il museo ha promosso e organizzato per circa 30 anni la veglia in memoria dei fatti di Tienanmen.

Decine di agenti sono stati dispiegati per perquisire il museo, ora chiuso, dopo aver isolato l’intero edificio.
 Nel pomeriggio, hanno riferito i media locali, sono stati portati via, come possibili elementi di prova, il logo del museo, un modello di carta della Dea della Democrazia (un simbolo del movimento studentesco pro-democrazia del 1989), le foto delle veglie annuali a lume di candela tenute a Victoria Park e almeno 36 scatole di materiale di vario tipo.

La protesta di Piazza Tienanmen

Quella che è passata alla storia come la “protesta di piazza Tienanmen” furono una serie di manifestazioni popolari di massa, che ebbero luogo principalmente in piazza Tienanmen a Pechino dal 15 aprile al 4 giugno 1989 e culminate nel cosiddetto “Massacro di Piazza Tienanmen“. L’esercito cinese armato con fucili d’assalto e carri armati aprì il fuoco contro i dimostranti. La stima dei morti varia da parecchie centinaia a parecchie migliaia e ci furono migliaia di feriti.

Le proteste videro la partecipazione di studenti, intellettuali e operai. Il simbolo forse più noto della rivolta è il Rivoltoso Sconosciuto, uno studente che solo e disarmato si parò davanti a una colonna di carri armati per fermarli. Le fotografie che lo ritraggono sono diventate celebri in tutto il mondo.

Nonostante l’esito drammatico, la protesta diede modo all’estero di conoscere la repressione del governo cinese in tema di diritti umani e libertà d’espressione.