Nello spazio dedicato alla Letteratura per l’Infanzia, I Giorni della Merla; favole e leggende raccontate ai bambini sui tre giorni più freddi dell’anno: una storia della tradizione italiana.

I giorni della merla fra fiabe e leggenda

Giorni della Merla - Credits: sienanews.it
Giorni della Merla – Credits: sienanews.it

Secondo la tradizione popolare, i Giorni della Merla sono gli ultimi tre giorni di Gennaio; alcune leggende, diventate popolari nel tempo, affermano che il 29, 30 e 31 Gennaio sarebbero le giornate più fredde dell’anno. Nonostante le statistiche meteorologiche affermino il contrario, questa locuzione fa ormai parte del tradizionale folklore popolare. Ma da dove deriva tale espressione? Esiste una spiegazione, datata 1740, a cura di Sebastiano Pauli:

«”I giorni della Merla” in significazione di giorni freddissimi. L’origine del quel dettato dicon esser questo: dovendosi far passare oltre Po un Cannone di prima portata, nomato la Merla, s’aspettò l’occasione di questi giorni: ne’ quali, essendo il Fiume tutto gelato, poté quella macchina esser tratta sopra di quello, che sostenendola diè il comodo di farla giugnere all’altra riva. Altri altrimenti contano: esservi stato, cioè un tempo fa, una Nobile Signora di Caravaggio, nominata de Merli, la quale dovendo traghettare il Po per andare a Marito, non lo poté fare se non in questi giorni, ne’ quali passò sopra il fiume gelato».

Nei retaggi popolari, tuttavia, andarono a diffondersi numerose rielaborazioni della leggenda. La prima versione sull’origine di tale espressione narra di una merla e dei suoi piccoli in origine bianchi che, nel tentativo di ripararsi dal gelo invernale, si rifugiarono in un comignolo. Da qui emersero il 1°Febbraio ormai neri a causa della fuliggine e, da quel giorno, tutti i merli ebbero il piumaggio nero.

La merla dal candido piumaggio schernita da Gennaio

Esiste un’altra trasposizione più elaborata sull’origine di questo modo di dire appartenente a una cultura prettamente tradizionale. Una merla dallo splendido piumaggio, candido e soffice, era schernita dal mese di Gennaio notoriamente rigido. Gennaio, burlone, si divertiva ad attendere che la merla uscisse dal nido in cerca di cibo per riversare sulla terra tempeste gelide e freddo. Ormai stanca e stremata dalle continue persecuzione di Gennaio, la merla decise di far provviste sufficienti per tutto il mese; in questo modo sarebbe rimasta nella sua tana, al riparo e al caldo per tutto il periodo che componeva il mese che, a quei tempi, aveva solo ventotto giorni. Il 28 gennaio, credendo di aver ingannato e punito quel Gennaio così crudele, la merla uscì dal suo nido e iniziò a cantare, schernendolo e facendosi beffa di lui.

Gennaio, risentito dall’atteggiamento arrogante della merla, decise di fargliela pagare chiedendo in prestito tre giorni a Febbraio; concessa la richiesta, riversò sulla terra bufere e tempeste di neve e, ancora, vento, gelo, grandine e pioggia. Per ripararsi, la merla si rifugiò in un comignolo per tre giorni. Quando riemerse dal suo nascondiglio era sì salva ma, tuttavia, il suo bel piumaggio candido di cui andava fiera, era ormai annerito dalla fuliggine del camino. La tradizione popolare recita che se gli ultimi giorni di gennaio il clima sarà rigido la primavera sarà mite; in caso contrario, la bella stagione sopraggiungerà in netto ritardo.

Due splendide filastrocche: Marzia Cabano e Jolanda Restano

Ecco due splendide filastrocche, adatte a questo periodo dell’anno, da recitare ai bambini. La prima è dell’autrice per bambini Marzia Cabano:

Gennaio fu impertinente
con una merla intelligente.
Lui era corto un tempo lontano
ma non volendo dare una mano
ad una merla che seppe arrangiarsi,
ecco che vide i suoi giorni allungarsi.

Chi concesse alla merla i tre giorni?
Febbraio! Era della merla nei dintorni,
alle suppliche non seppe resistere e così
gennaio si allungò per magia di ben tre dì!

La seconda filastrocca è di Jolanda Restano, nota autrice di contenuti per bambini, da filastrocche a fiabe:

29, 30, 31
dal gelo non si salva nessuno!
Di gennaio tal giornate
son da sempre assai gelate;
le più fredde, le più glaciali
adatte solo agli orsi polari!

Lo sa bene mamma merla
che era bianca come perla
ma per scaldarsi un po’ al camino
diventò nera carboncino!
Da quel dì scura a vederla:
furono i Giorni della Merla

Stella Grillo

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