Il 3 gennaio 1698 è nato Pietro Metastasio, il riformatore del melodramma italiano

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Di Sonia Faseli

Il 3 gennaio 1698 nasce il poeta e drammaturgo Pietro Metastasio, che ha riformato una parte della letteratura italiana, relativa al melodramma così come lo conosciamo oggi.

La vita

Pietro Metastasio photo credits wikipedia
Pietro Metastasio

Pietro Metastasio nasce nel 1698 nella capitale italiana, dove viene indirizzato fin dall’infanzia agli studi classici. In particolare si appassiona alla letteratura e alla poesia. La sua formazione viene affidata al celebre letterato Gian Vincenzo Gravina, futuro fondatore dell’Accademia dell’Arcadia. Grazie ai suoi insegnamenti e al talento del giovane Metastasio, comincia la sua graduale ascesa nel mondo della letteratura.
A soli dodici anni traduce l’Iliade di Omero in ottave, mentre a quattordici compone la tragedia di Giustino in stile senechiano. A venti anni decide di prendere i voti minori, in modo tale da ottenere lo status clericale e intraprendere una carriera nazionale nelle arti e studi giuridici. Pietro Metastasio viene ricordato come colui che ha riformato il genere melodrammatico italiani.
Il melodramma si afferma già nel Seicento, ma nel Settecento raggiunge l’apice del successo in Europa, riempendo teatri e centri urbani. Il melodramma è un genere caratterizzato da musica e libretto, strutturato in modo che il testo possa essere accompagnato da una melodia. Per questo motivo i testi sono normalmente suddivisi in brevi sequenze narrative, cui si alternano quelli le parti recitate

Le opere di Metastasio


La produzione di Metastasio è una delle più vaste nel genere melodrammatico. La sua prima vera e propria composizione e stata la Didone abbandonata, che viene accolta subito con favore dal pubblico. Il carattere innovativo di quest’opera rispetto alla tradizione è l’attenzione che l’autore stesso dedica alla descrizione psicologica dei personaggi. Infatti oltre alla tragica eroina Didone abbandonata dal suo amato Enea, viene posta attenzione ad un terzo personaggio, il re Iarba, nemico della principessa e al contempo suo pretendente. Metastasio descrive una Didone passionale nei confronti dell’amato Enea, e allo stesso tempo gelida e altera con il pretendente sovrano Iarba.
Un altro esempio classico di melodramma è l’Olimpiade, scritta nel 1733. In quest’opera Metastasio si concentra soprattutto sul susseguirsi degli eventi, sui dialoghi, e sullo svolgimento della vicenda piuttosto che sul finale, abbastanza prevedibile.

Sonia Faseli

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