A Budapest il 27 luglio 1986, la città che era parte del blocco Sovietico, ospita il grande concerto rock dei Queen nel suo stadio. Con Magic Tour, che sarà l’ultimo per Freddie Mercury, i Queen portano la loro musica oltre la cortina di ferro. Era quasi impensabile all’epoca che i Queen, con il frontman dichiaratamente omosessuale, si esibisse in Ungheria, oltre la cortina di ferro. Invece fu un successo con il sold out immediato. Il concerto è uscito in DVD con il titolo di “Hungarian Rhapsody“.
I Queen sfondano la cortina di ferro a Budapest nel 1986

Il 27 luglio del 1986 i Queen portano in Europa il loro Magic Tour, l’ultima tournè con Freddie Mercury che si sarebbe poco più tardi ritirato dalle scene. Quello di Budapest fu l’ultimo concerto del tour ed entrò nella storia della rock band. Fu infatti il primo concerto di una band in un paese dell’ex blocco comunista. A quell’epoca il mondo era diviso dal Muro di Berlino e l’eccentricità di Freddie poteva non essere ben vista in un paese come l‘Ungheria. Anni prima i Rolling Stones si erano esibiti a Varsavia, abbattendo già una parte di barriere musicali. Poco tempo prima i Quenn avevano cercato di esibirsi URSS, senza ottenere l’approvazione. Lo stesso Freddie Mercury infatti in un’intervista disse: “le autorità sovietiche pensavano che avremmo corrotto la gioventù o qualcosa del genere.” La band arrivò a Budapest dal Danubio su di un aliscafo, lo stesso già utilizzato da Michail Gorbaciov, il “Vocsok II” e si diresse al Duna Intercontinental. Appena arrivati venne chiesto a Freddie se l’avvenimento poteva essere una sorta di iniziale “amicizia” della band con l’Ungheria, e se sarebbe durata. Freddie, che sospettava già delle sue precarie condizioni di salute, rispose: “Se sarò ancora vivo, tornerò!“. Roger Taylor dichiarò che l’esperienza di Budapest fu fantastica e che il potere della musica era riuscito ad abbattere tutte le barriere, politiche e religiose.
Freddie Mercury al settimo cielo abbatte le barriere comuniste
La sera del concerto Freddie arriva in limousine accompagnato da Mary Austin, e il gruppo si prepara ad affrontare uno stadio sold out. Una coda infinita di fan che non era riuscita ad accaparrarsi il biglietto, ascoltava il concerto fuori dai cancelli. Il pubblico di Budapest cantò insieme alla band Love Of My Life, e Who Wants To Live Forever. Il leader del gruppo ringraziò di cuore lo stadio di Budapest con la speranza di poter tornare a calcare quel palco. Non sarà lui però a farlo, ma i Queen, con Paul Rodgers, che tornarono a Budapest nel 2005 e nel 2008. Ad un certo punto Freddie e Brian tentarono di intonare il canto tradizionale ungherese, “Tavaszi Szél“, leggendo però il testo scritto sul palmo della mano. Gli ungheresi furono molto grati del generoso gesto della band e applaudirono all’unisono. Ad un certo punto Freddie, accompagnato dal pianoforte, suonò “Bohemian Rhapsody”, con grande approvazione del pubblico. Successivamente è il turno di “Radio GaGa” e il concerto prosegue con l’inimitabile “We will rock you“, durante la quale Freddie sale sul palco con una enorme bandiera della Gran Bretagna, insieme a quella dell’Ungheria, che è accolta con grande clamore da tutti i presenti. Il concerto avanza con “Friends will be friends” e con il gran finale con “We are the champions“. Per salutare Budapest Freddie uscì sul palcoscenico indossando il mantello rosso e la corona.
Hungarian Rhapsody documenta l’enorme successo dei Queen a Budapest
Il concerto a Budapest è ripreso ben da 16 telecamere e registrato interamente. E’ filmato anche l’arrivo della band , il soggiorno, il backstage e le prove. Esce in VHS nel 1987 però solo parte dello show. Bisognerà aspettare fino al 2012 quando il concerto è pubblicato interamente in formato dvd. Sono assenti però le scene extra palco. La pubblicazione ha il nome di Hungarian Rhapsody. Le scene girate per le strade della città, secondo diverse indiscrezioni, sarebbero state danneggiate irrimediabilmente, senza possibilità di recupero. I Queen declinarono tutti gli inviti a sfondo politico che gli furono proposti in quei giorni. Furono addirittura invitati in parlamento, ma rifiutarono categoricamente, scusandosi e dicendo di non avere tempo. I Queen decisero di non lavorare con uno staff inglese per il concerto, ma di rivolgersi ad un team ungherese, per utilizzare le atmosfere del posto e poterle trasmettere al pubblico a pieno. La band e Freddie riconobbero da subito la bravura degli operatori ungheresi. Roger Taylor, durante il soggiorno a Budapest, decise di festeggiare il suo compleanno. Per l’occasione il gruppo musicale decise di inviare un centinaio di persone nella suite dell’ Intercontinental. Per i festeggiamenti è consumata una quantità enorme di Veuve Clicquot, lo champagne preferito da Freddie. L’albergo in quell’occasione fece molta fatica a procurarsi tutte quelle casse in così poco tempo. Lo spettacolo che si svolse a Budapest nel 1986 resta uno dei concerti più famosi della band dei Queen ed entrò nella storia del rock.
Sabrina Baiocco
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