“Il discorso del re”, stasera in tv il grande cinema inglese da Oscar

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Di Stefano Delle Cave

“Il discorso del re” è un film del 2010 di Tom Hooper. Grazie ad un cast eccezionale in cui spiccano Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter e Colin Firth, questo film ha vinto ben 4 Oscar ed un Golden Globe. È una delle pellicole di maggior successo del cinema inglese che per conquistare il pubblico tira fuori un personaggio empatico e conflittuale come quello di Giorgio VI. Stasera questo film sarà trasmesso da Iris.

Il discorso del re e la fragilità di un sovrano

Da sempre affetto da balbuzie il principe Albert decide per curarsi di partecipare a delle sedute da un logopedista australiano. È l’inzio di un rapporto-scontro che segnerà anche la storia del mondo dopo che Albert diventerà re d’Inghilterra con il nome di Giorgio VI.Il discorso del re” è infatti un duello a più riprese in cui si alternano emozioni, frustrazioni e scontri sullo sfondo di un’imminente discorso da tenere per l‘entrata in guerra dell’Inghilterra. Nei panni di Albert uno straordinario Colin Firth qui alla sua migliore interpretazione con cui ha ottenuto un Golden Globe ed un premio Oscar come miglior attore protagonista.

Il discorso del re” rappresenta una grande prova di regia di Tom Hooper. Il regista inglese ci regala una regia ritmata in modo raffinato. Una stile perfetto che grazie ad una sceneggiatura senza buchi riesce a raccontare con grande potenza emotiva la storia di un uomo fragile che ha dovuto superare le sue difficoltà per essere re. Un ritorno in grande stile del cinema britannico premiato con l’Oscar come miglior film.

Il trailer di Il discorso del re, fonte Eagle Pictures

Alcune curiosità sul film

“Il discorso del re” è tratto dalla vera storia di Giorgio VI. Il nipote di Lionel Logue, il logopedista del re, ritrovò alcune settimane prima della lavorazione del film in soffitta alcuni documenti del nonno sulle sedute con il sovrano e alcune lettere inviate da Giorgio VI. Questo materiale fu poi consegnato ad Hooper che lo usò per la sceneggiatura scritta da David Seidler. Questi fu la persona più anziana a vincere un Oscar per la migliore sceneggiatura originale.

Seidler inoltre chiese il permesso alla regina madre di usare la storia di Giorgio VI per un film. Un permesso ottenuto a patto che questo lungometraggio non si facesse mentre lei era ancora in vita. Nel film infine il logopedista impone al principe Albert di non fumare durante le sedute perchè correva il rischio che il fumo lo uccidesse. Giorgio VI infattì morì per cancro ai polmoni a soli 56 anni nel 1952.

Stefano Delle Cave