“Il pranzo di Babette”: piatti prelibati e tanta fede!

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Di Redazione Metropolitan

Il Pranzo di Babette è un film tratto dall’omonimo romanzo Capricci del Destino scritto da Karen Blixen. La pellicola è stata consacrata a cult movie in seguito alla candidatura agli Oscar nel 1988 come Miglior film Straniero. Durante la 40° edizione del Festival di Cannes, ha ricevuto una menzione speciale da parte della giuria ecumenica.
Il pranzo di Babette è stato scritto e diretto nel 1987 dal regista danese, Gabriel Axel. Babette Hersant è stata interpretata dall’attrice francese Stèphane Audran.

Il pranzo di Babette
La scena iconica del pranzo cucinato da Babette-photo credits: web

La loro bellezza era simile a quella degli alberi in fiore

Una voce fuori campo racconta agli spettatori che siamo in Danimarca in un piccolo villaggio sorto per opera di un decano alla fine dell’800. Il villaggio si trova nello specifico a Berlevag e la comunità vive secondo i precetti della religione cristiana. Il decano cresce due figlie devote al padre e alla fede in Dio. Sono entrambe molto belle, così tanto da essere motivo di infatuazioni per due uomini forestieri. Tuttavia l’infatuazione non può essere ricambiata, le giovani donne hanno scelto di vivere una vita educata al sacrificio dei proprio desideri e delle proprie passioni.

Anni dopo una lettera dalla Francia scritta per mano di uno dei due amanti, le esorta a prestare ausilio ad una giovane donna colpita da una serie di sventure in seguito alle vicende sulla Comune di Parigi. Babette, così il suo nome, resta nella dimora delle sorelle come loro governante. Porta avanti le faccende domestiche, alleggerendo le loro giornate e creando un nuovo clima di gioia e spensieratezza lontano da restrizioni e regole devote alla religione cristiana. La comunità continua a riunirsi ma qualcosa dopo la morte del decano è cambiata e l’astio sembra minacciare la serenità nel villaggio.

Il pranzo di Babette
Le sorelle Martina e Philippa insieme alla cuoca Babette- photo credits: web

Un artista non è mai povero

Babette è una figura filosofica e respiriamo la sua profondità attraverso le visioni minuziose delle sue attività di routine. Cominciando dal momento in cui sin dalle prime ore dell’alba Babette si reca a fare la spesa per il loro pranzo e la cena. E’ attenta a molti dettagli, al pesce comprato sulle rive del mare che non è poi cosi fresco, o a quel prosciutto fin troppo amarognolo. Ma chi è Babette? capiremo progressivamente chi sia questa donna nella seconda parte della pellicola. Babette vince infatti un biglietto alla lotteria che le consente di ricevere molto denaro.

Il pranzo di Babette

A questo punto tutto sembra farci intuire che di li a poco dopo ben 15 anni di servizio in casa delle donne, la francese sarebbe pronta a far ritorno nella sua patria. Babette è pronta per l’ultima volta a rinnovare la sua stima alle anziane donne offrendo loro i servigi di un buon pranzo organizzato in occasione dell’anniversario dalla scomparsa del decano.
Il pranzo di Babette sarà stupefacente non solo per il livello culinario estremamente alto portata dopo portata, ma anche perchè sarà proprio il pranzo a rimettere pace tra la comunità.

Babette esorta alle passioni propositive, quelle che semplicemente permettono lo scambio di affetto e generosità reciproca oltre che di pure convivialità. Ogni portata si trasforma quindi in una sorta di pozione magica. Ha il potere simbolico di slegare i fedeli da regole e moralismi limitanti che non gli permetterebbero di godere pienamente delle gioie di un pranzo cosi gustoso in memoria del loro reverendo padre.

Il pranzo di Babette
scena di uno dei piatti cucinati da Babette-photo credits: web

Ogni cosa è possibile

Ammettiamolo l’arte di cucinare in questa pellicola, seduce lo spettatore e gli stessi personaggi coinvolti in prima linea nelle vicende a Berlegrav. I blinis con salsa smetana sono da acquolina in bocca. Si tratta di crepes di origini russe con l’aggiunta di lievito che accompagnano con l’aggiunta di panna acida, il caviale, oppure le uova di salmone o il salmone affumicato. Si possono gustare anche accompagnati da ricotta e marmellata alla frutta. La panna smetana è invece una panna tipica dell’est europa e inacidita in modo naturale con dei batteri. Non va confusa con la panna francese.

Il pranzo di Babette
dettaglio di uno dei prelibati piatti di Babette: photo credits: web

Il pranzo di Babette

Brodo di tartaruga
Blinis Dermidoff (grano saraceno con caviale e panna acida)
Quaglie in crosta con salsa Périgourdine (foie gras e salsa al tartufo)
Insalata mista
Formaggi francesi
Savarin al rum
Frutta mista
Caffè
Friandises (piccola pasticceria): pinolate, frollini, amaretti
Amontillado
Clos de Vougeot 1845
Champagne Veuve Clicquot 1860

Il pranzo di Babette
dettaglio del Savarin al rum cucinato da Babette:photo credits :web

Il Savarin, come ci dimostra Babette, è un dolce tipico francese ideale per delle cene importanti, come dessert di fine portata. Somiglia ad un grande babà, in verità però si usano più uova e panna.
Le ricette del celebre pranzo si possono consultare sul sito ufficiale di Giallo Zafferano, come nel caso della ricetta del Savarin.

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Silvia Pompi