Isabella II di Spagna: tra parlamento e monarchia

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Di Marianna Soru

Ritratto di Isabella II di Borbone - PhotoCredit: Hulton Royals Collection
Ritratto di Isabella II di Borbone – PhotoCredit: Hulton Royals Collection

Dopo aver spodestato il piccolo zio Carlo Maria Isidoro, che alla morte di Ferdinando VII riteneva di dover ereditare il trono, Isabella II di Borbone sale al trono nel 1833. Resta in carica fino al suo esilio nel 1868. Alla sua ascesa al trono, può vantare di essere regina della Spagna: infatti Isabella di Castiglia, l’ultima regina, governava solo la regione castigliana. Solo tre anni prima della sua ascesa al trono era stata approvata la legge salica: questa legge si rifaceva a un documento del re Ferdinando VII di Spagna che riprendeva a sua volta l’abrogazione delle norme di successione del 1713. La vita di Isabella II fu piena e travagliata, fino alla sua morte nel 1904.

Federico de Madrazo, ritratto di Francesco d'Assisi di Borbone - PhotoCredit: web
Federico de Madrazo, ritratto di Francesco d’Assisi di Borbone – PhotoCredit: web

L’ascesa al trono di Isabella II

Isabella II nasce a Madrid il 10 ottobre 1830. Suo padre, Ferdinando VII, aveva governato per pochissimo tempo ed era, a tutti gli effetti, l’ultimo re salito al trono per diritto divino; sua madre, Maria Cristina di Borbone-Due Sicilie, era la quarta moglie del re ma anche sua nipote. Alla morte del padre, è la madre Maria Cristina a fare da reggente per Isabella II, che dopo la morte del padre sale al trono a soli tre anni. A tredici anni, nel 1840, diventa maggiorenne, e rivendica così finalmente il suo titolo.

In lei sono riposte tante speranze, essendo la prima erede di sangue di Ferdinando VII, che aveva sposato ben tre donne prima di trovare Maria Cristina di Borbone, che le ha donato finalmente l’erede tanto agognata. Isabella II quindi era carica di una responsabilità non indifferente, trovandosi sul trono a soli tre anni. La sua era una figura ammirata e rispettata in tutta Europa, così, al raggiungimento dei sedici anni, cominciano a presentarsi i primi pretendenti per convolare a nozze.

Il matrimonio e i cambiamenti politici

Nonostante le varie vicende politiche che avevano coinvolto la Spagna in quegli anni, rendendola meno potente nella politica delle Grandi Nazioni, il trono spagnolo è comunque ambitissimo tra i pretendenti. Infatti si presentano al cospetto di Isabella II anche un partito “carlista“, proposto da coloro che avevano mostrato pieno sostegno allo zio Carlo, a tal punto da scatenare la prima guerra carlista (1833-1840). Si tratta di Carlo Luigi di Borbone-Spagna, scartato proprio dai liberali per aver dimostrato sostegno a Carlo Maria Isidoro.

Come accade nelle famiglie reali, il consorte le è imposto dal governo, che individua in Francesco d’Assisi, duca di Cadice, il futuro consorte della regina. Il matrimonio è celebrato il 10 ottobre 1846, proprio il giorno del compleanno della regina, che compiva sedici anni. Isabella non ha mai apprezzato né il consorte, né la sua compagnia. Nonostante ciò, da alla luce comunque dodici figli, anche se alcuni non sopravvivono a causa di svariati aborti spontanei. L’ultima, Eulalia de Asis de la Piedad, muore nel 1958, a ben 94 anni.

Isabella II di Borbone-Spagna con il consorte Francesco d'Assisi - PhotoCredit: web
Isabella II di Borbone-Spagna con il consorte Francesco d’Assisi – PhotoCredit: web

L’esilio in Francia

Il regno di Isabella II è segnato dall’importante perdita di potere della monarchia a favore del Parlamento. A causa anche della giovane età della regina, non è difficile per le figure che aveva intorno manipolarla. Infatti qualsiasi decisione da lei presa è frutto della consultazione con un gran numero di confidenti, provenienti soprattutto dall’ambiente religioso. Nonostante ciò, il suo è un regno proficuo per il Paese, che riesce a modernizzarsi dal punto di vista di industrie e università; nonostante l’assenza di una flotta navale, ancora provata dalle guerre napoleoniche.

Nella notte di San Daniele del 1865, le tensioni interne esplodono, a causa della decisione di Isabella II di vendere alcuni beni dello stato, trattenendo il 25% del ricavato, per estinguere alcuni suoi debiti. Dopo la rivolta, la regina si rifugia in Francia e abdica in favore di suo figlio Alfonso XII e si pone sotto la protezione di Napoleone III e della Repubblica Francese in seguito. Vivrà il resto della sua vita a Parigi, dove morirà il 9 aprile 1904. La sua vita, fatta sin dalla nascita di importanti responsabilità, si conclude in modo tranquillo, anche grazie alla sua saggia decisione di tirarsi fuori da un ambiente che, sicuramente, trovava troppo stretto per la sua giovane età.

a cura di Marianna Soru

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