Itas Trentino-Sir Safety Perugia ai raggi X

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Di Redazione Metropolitan

Aziz vs Leon
Photo Credit: Lega Volley Official Website

Nell’ultima giornata di campionato, il match che aveva i riflettori puntati era quello che si disputava al PalaTrento, il big match Itas Trentino-Sir Safety Perugia e, proviamo ora ad analizzare la gara attraverso anche i dati del tabellino finale.

Itas Trentino- Sir Safety Perugia in pillole

La 6a giornata di calendario ha proposto Itas Trentino – Sir Safety Perugia ed è stata sicuramente una gran gara, magari non dal punto di vista tecnico, ma sicuramente dal punto di vista dell’intensità.

3 a 1 (25-17; 22-25; 17-25; 25-27) il risultato finale a favore degli umbri, che hanno avuto il pregio di rimanere tranquilli anche dopo aver perso il primo set abbastanza nettamente e che hanno sempre recuperato, anche quando in molte occasioni il parziale del set li vedeva indietro.

Trento ha vinto il primo set con facilità, grazie ad un gioco più fluido e con tutti i suoi attaccanti con il braccio caldo sin dalle prime battute, con Perugia che faticava a trovare il suo gioco e i varchi giusti.  

Plotnytskyi
Photo Credit: Lega Volley Official Website

Capolavoro Heynen

Crediamo di poter dire che la partita, dal secondo set in poi, la abbia vinta quel gran personaggio che è Vital Heynen, grazie ad un capolavoro tattico che ha messo in gabbia la forte squadra del suo collega Lorenzetti.

Se si vanno a leggere i numeri, salta subito agli occhi come sia stato possibile il risultato finale, dopo che la peggiore prestazione, fin qui, degli umbri in ricezione (36%+ e 22%++) e la percentuale migliore dei trentini in attacco (54% contro 45%), abbia alla fine visto trionfare la Sir.

Iniziamo dicendo che Heynen sapeva benissimo che poco avrebbero potuto i suoi centrali contro la più forte coppia di avversari di reparto che il campionato propone. Surclassati in attacco da Lisinac (82%) e Podrascanin (75%), Russo e Solè hanno lavorato diversamente, puntando molto sul muro, specie sulle ali. Il tecnico belga, orfano ancora di Bata Atanasijevic, ha messo Ter Horst come finito opposto e piano piano tolto molte sicurezze ai ragazzi di Trento, grazie ad un servizio più efficace, specie in salto flot, e contando poi sulle bocche da fuoco dai nove metri, quali Leon e Plotnytskyi.

Leon
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Lucarelli evanescente, Aziz non basta

Trento ha pagato la giornata poco fortunata di Lucarelli, ancora non integrato pienamente nel nostro campionato e messo molto sotto pressione dal servizio umbro: lo stesso Kooy ha brillato a tratti, venendo però meno nei momenti topici del match e di conseguenza capitan Giannelli, non impeccabile in qualche distribuzione, ha potuto contare, oltre che sui centrali, sul puntuale cecchino Aziz Nimir, sempre più immarcabile, ma non ha mai potuto dare sbocco al gioco in pipe dalla seconda linea.

timeout Trento
Photo Credit: Lega Volley Official Website

Coach Lorenzetti, privo del giovanissimo Michieletto, non ha avuto ricambi a sua disposizione per invertire, in alcuni momenti, il trend del match, contando “solo” sul talento indiscusso dei suoi uomini che però, hanno subito troppo, specie in fase di break point, il gioco avversario.

Rossini e Colaci

Rossini (35%+ – 20%++) ha stravinto, leggendo i numeri, la sfida con Colaci (11% + – 6%++) in ricezione, ma il libero pugliese in difesa ha lavorato per tre, dando la possibilità ad un ringiovanito Travica di mettere la palla in banca, con palla alta su Leon e con il sempre più decisivo attaccante ucraino.

Le due formazioni saranno sicuramente da qui in avanti, ancora protagoniste del campionato di Superlega, Trento, ora che Lucarelli entrerà sempre di più nel gioco di coach Lorenzetti, crescerà sempre più e come ogni anno, nei playoff farà davvero paura.

Aziz Nimir
Photo Credit: Lega Volley Official Website

Perugia continuerà ad essere una delle belle realtà del torneo, ad immagine e genialità del suo condottiero belga e, con il rientro di Atanasijevic, punterà nuovamente alla conquista di qualcosa di importante.

A godere di tutto ciò saremo sempre e fortunatamente noi appassionati di questo sport.

Articolo a cura di Silvio Bagnara

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