La grande ondata del Satanic Panic degli anni ‘80

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Di Lorenzo Spizzirri

Nella quarta stagione di Stranger Things viene citato un articolo di Newsweek in cui Dungeons & Dragons è descritto, senza troppo girarci intorno, come un gioco fatto su misura degli adoratori di Satana.

L’articolo, già dal titolo ad effetto, lascia intuire quale sia la propria posizione al riguardo: “Il diavolo è arrivato in America”. Ebbene, anche se non è stato possibile ritrovare l’articolo originale di Newsweek, rimane vero che nel corso degli anni ’80 gli Stati Uniti furono travolti da un’ondata di isteria collettiva, tuttora nota come “Satanic Panic”.

Al suo culmine, il Satanic Panic si caratterizzò come una furiosa crociata condotta da alcune rumorose frange conservatrici contro la cultura giovanile dell’epoca, la quale comprendeva, tra le altre cose, la musica heavy metal e – per l’appunto – il gioco di ruolo Dungeons and Dragons.  Se questa storia, letta ora, potrebbe al massimo strappare qualche sorriso, è necessario ricordare che nel corso degli anni ’80 il Satanic Panic ebbe ben altri strascichi.

Le accuse di rituali satanici condotti su bambini portarono ad una serie di arresti e processi condotti in maniera superficiale, senza prove e sulla base di suggestioni indotte dal clima isterico del periodo, e numerose persone dovettero affrontare lunghi periodi in carcere prima di essere completamente scagionati.

Un tale clima di sospetto e terrore verso l’esistenza del diavolo era stato preparato dal decennio precedente. Gli omicidi rituali della Manson’s Family nel 1969, la nascita della chiesa degli adoratori di Satana nel 1966 e il film l’Esorcista del 1972 (con il suo claim “ispirato ad una storia vera”) iniziarono a far credere agli americani che il diavolo fosse una presenza concreta nel mondo degli umani. Ma ciò che ne spinse molti a far definitivamente propria questa convinzione fu la pubblicazione di due libri, uno da parte del predicatore evangelico Mike Warnke, mentre l’altro era opera di Anton Lavey, fondatore della Chiesa di Satana.

In entrambi emergeva l’idea – mai supportata da alcun genere di riscontro –che i riti occulti e satanici fossero ormai entrati nella quotidianità di molti americani e che i segni di questa penetrazione fossero ben visibili agli occhi di tutti. Warnke divenne il punto di riferimento – come esperto di satanismo  – della parte più fondamentalista della chiesa evangelica, “insegnando” come il satanismo agisse e prendesse piede.

La crescita morbosa di interesse per l’occultismo coincise con una serie di casi di serial killer come il “Killer dello Zodiaco” e il “Killer dell’Alfabeto”, i quali trovarono ampia eco sui mass media anche per le modalità rituali dei loro omicidi. Entrambi non vennero mai arrestati, e iniziò a prendere piede la teoria per cui fossero emissari di un’entità malvagia, quando non di Satana stesso.

Con questi presupposti, bastava realmente poco perché il Satanic Panic ormai dilagasse incontrollato. La miccia fu un altro libro, Michelle Remembers, pubblicato nel 1980 e diventato immediatamente un bestseller. Il libro, scritto dal controverso e – successivamente – screditato psichiatra canadese Lawrence Padzer, raccontava gli abusi sessuali subìti da una sua paziente – Michelle Smith, che poi ne diventerà la moglie – durante l’infanzia nel corso di svariati riti satanici.  Nonostante il massiccio lavoro di debunking svolto sull’opera, che ne dimostrò quasi da subito la falsità e l’infondatezza, Padzer iniziò ad essere ospitato in numerose trasmissioni televisive, assurgendo al ruolo di esperto nel campo degli abusi satanici rituali.

Grazie alla credibilità conferitagli dall’attenzione capillare e credulona dei media, il libro di Padzer venne introdotto come testo di studio in numerosi corsi rivolti ad avvocati e professionisti del mondo giudiziario. I danni che questo produsse si ripercossero per tutto il decennio.

Nel 1980, un gruppo di persone della contea di Kent, in California, andò alla polizia raccontando di un circolo clandestino dove si praticavano rituali satanici a sfondo sessuale. Le accuse erano state mosse  da due bambini, i quali poi si scoprirà che erano stati suggestionati a tal fine da un loro familiare. Nonostante l’incoerenza delle accuse e la totale mancanza di prove a sostegno, la polizia arrestò 26 persone, tra cui una coppia di genitori, il cui figlio venne forzato dall’accusa a testimoniare di abusi mai subìti. Alcune delle persone furono completamente scagionate poco dopo, altre dopo aver passato vent’anni e più in prigione.

Questo copione di accuse false, indagini fuori controllo e mancanza di prove si susseguirà per tutto il decennio, contribuendo ad alimentare il Satanic Panic da un capo all’altro degli Stati Uniti. In questa ondata di veleni emerge il caso del processo McMartin, un processo che se fosse stato condotto con giudizio non sarebbe nemmeno dovuto iniziare.

Nella scuola materna McMartin di Manhattan Beach, California, un genitore accusò uno dei membri dello staff di aver commesso abusi.  Durante le indagini la polizia si avvalse di uno psichiatra non abilitato, il quale interrogò i 400 bambini che frequentavano la scuola con l’uso di bambole per far indicare dove il personale scolastico li avesse toccati durante le molestie. Nel corso delle indagini, oltre alle accuse di molestie, il personale scolastico fu accusato di aver costruito una rete di tunnel sotto l’edificio, nei quali avvenivano i rituali: in uno di questi, secondo l’accusa, un bambino sarebbe stato ucciso e il suo corpo gettato nello scarico del bagno, mentre il personale si sarebbe trasformato in streghe e volato via alla fine del rituale.

Nel corso del processo venne fuori come le confessioni dei bambini furono estorte e manipolate per fargli sostenere l’impianto accusatorio, mentre sotto la scuola la famigerata rete di tunnel non venne mai trovata. Alla fine, nel 1986, gli imputati vennero tutti assolti per la mancanza di prove a sostegno delle infamanti accuse a loro mosse.

Un altro grande caposaldo del Satanic Panic fu la crociata contro Dungeons and Dragons, il famoso gioco di ruolo fantasy. Un ruolo fondamentale nello scatenare ciò lo ebbe la madre di un ragazzo suicidatosi nel 1982, Irving Lee Pulling. La madre, Patricia Pulling, si convinse che a spingere il figlio a suicidarsi fosse stato il gioco di cui era appassionato (Dungeons and Dragons, per l’appunto). La madre fece inizialmente causa alla scuola del figlio, colpevole – a suo dire – di non aver impedito che il gioco si diffondesse nella struttura scolastica. A suo dire, il figlio si uccise a causa di una maledizione lanciatagli da un altro giocatore.

Le accuse vennero archiviate quasi subito, ma Patricia Pulling non si arrese: nel 1983 fondo la BADD, acronimo che sta per Bothered About Dungeons and Dragons. La sua campagna contro il gioco entrò nel pieno del Satanic Panic, con le sue accuse di esoterismo, violenza sessuale, stregoneria, voodoo, omosessualità, satanismo, cannibalismo e via elencando. Le accuse iniziarono a prendere piede sulla base delle varie testimonianze di genitori che accusavano D&D di aver portato i propri figli al suicidio, accuse sempre senza alcuna prova che però furono rilanciate tanto dalle televisioni che nelle varie comunità fondamentaliste cristiane, le quali condividevano appieno l’opinione di Patricia Pulling che D&D fosse uno strumento del diavolo per radicarsi saldamente sulla Terra.

In un famoso episodio di 60 minutes, programma di approfondimento molto seguito sulla CBS, lo psichiatra Thomas Radecki riportò il racconto di una coppia di genitori, i quali gli avevano rivelato di aver visto il proprio figlio evocare uno dei demoni di D&D nella sua stanza prima di suicidarsi. Nonostante la strenua difesa dei suoi creatori, D&D era entrato a pieno titolo nell’onda del Satanic Panic, costringendo ad un forte cambio di rotta.

Ogni riferimento agli aspetti più caratterizzanti del cristianesimo, come il diavolo, i suoi demoni, o i miracoli furono eliminati dalle successive edizioni del manuale di D&D, per attenuare quantomeno l’ondata di sospetti e accuse strampalate che lo aveva coinvolto.

Fu solo nel corso degli anni ’90, con la riabilitazione di molte delle persone ingiustamente accusate di aver compiuto rituali satanici che l’onda del Satanic Panic finalmente rientrò e i suoi fautori persero larga parte del proprio credito. Tuttavia, essa non è mai scomparsa definitivamente dall’immaginario collettivo statunitense, bensì è rimasta nascosta, salvo poi riemergere prepotentemente nell’ultimo decennio come immaginario di supporto delle teorie di Qanon.