La ministra della Famiglia Eugenia Roccella è stata contestata al Salone del Libro di Torino. La presentazione del suo libro, infatti, è stata interrotta dagli attivisti di Extinction Rebellion e Non una di meno. Al momento sono quindici le persone identificate dalla Digos della Questura di Torino.
La ministra Eugenia Roccella contestata al Salone del Libro di Torino: identificate quindici persone
Eugenia Roccella, ministra alla Famiglia, alla Natalità e alle Pari Opportunità, doveva presentare il suo libro ”Una famiglia radicale” al Salone del Libro di Torino. La contestazione da parte degli attivisti, seduti fra il pubblico e poi identificati, è avvenuta all’Arena Piemonte. Appena Eugenia Roccella si è accinta alla presentazione, alcuni attivisti appartenenti a Extinction Rebellion e le femministe di Non una di meno si sono seduti per terra, nella sala, tentando di fermare la presentazione urlando alcuni slogan. La polizia è intervenuta tempestivamente e la ministra Roccella ha subito chiesto un confronto invitando i giovani attivisti a salire sul palco spiegando il motivo di tale protesta.
“Non potrei accettarlo, perché io ho un passato in cui venivo portata via ai sit-in e non voglio che questo succeda”.
Successivamente, è salita sul palco una giovane attivista leggendo un comunicato. Dopo l’intervento della militante attivista circa il motivo della protesta sulla presentazione del libro della ministra Eugenia Roccella al Salone del Libro, la ministra ha affermato:
“Volevo un dialogo, tu hai fatto solo un intervento. Lottate contro l’utero in affitto insieme a noi, contro la mercificazione del corpo delle donne. Lottate contro un mercato razzista dove i figli delle donne nere costano meno di quelle bianche”.
L’intervento del direttore del Salone, Nicola Lagioia
In seguito, è intervenuto il direttore del Salone del Libro Nicola Lagioia:
“E’ un gioco democratico e la democrazia contiene anche la contestazione per cui non perdiamo questa occasione di dialogo. Mandate un vostro delegato a discutere con la ministra. Anche in politica si fa così. State manifestando pacificamente, adesso cercate un dialogo”.
Seguici su Google News