Lella Curiel, quando la moda incontrò l’arte

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Di Redazione Metropolitan

Stasera 20 gennaio andrà in onda la seconda puntata di Made in Italy, la serie tv in onda su Canale 5 in prima serata. La trama vede la giovane Irene farsi strada nel mondo della nascente moda prêt-à-porter italiana, nell’agitata Milano degli anni ’70. Tra i personaggi che vedremo stasera Lella Curiel interpretata da Nicoletta Romanoff.

Nicoletta Romanoff nei panni di Lella Curiel-photo credits: Mediaset
Nicoletta Romanoff nei panni di Lella Curiel-photo credits: Mediaset

Raffaella Curiel nasce nel 1943 ed entra nel mondo della moda fin da giovane, grazie all’attività di famiglia. La sartoria di proprietà della madre Gigliola, i cui lavori arrivano alla Scala, era infatti fulcro della moda milanese degli anni ’50. Quando Raffaella inizia a lavorare si trova nel pieno boom della moda milanese negli anni ’70. In quel periodo la città zampillava di arte e innovazione. Fu proprio questo l’ambiente florido di cultura da cui Lella e altri stilisti emergenti trassero ispirazione per le proprie creazioni.

Negli anni ’80 converte gli ormai celeberrimi tubini neri in creazioni esclusive dell’alta moda, chiamati appunto Curielini. Negli anni ’90 il successo arriva a livello internazionale quando le sue collezioni sbarcano al Bergdorf Goodman di New York. Il marchio deve la sua affermazione grazie alle innovative combinazione di colori e la ricercatezza nei materiali. L’artigianalità che contraddistingueva questa capi era pura avanguardia, fatta di ricami e tessuti lavorati a mano.

Lella Curiel-photo credits: Web
Lella Curiel-photo credits: Web

L’alto compito della maison fu quello di reinterpretare i gusti delle signore milanesi dell’alta borghesia. In quel periodo la casa di moda arriva alla Casa Bianca, dove Hillary Clinton chiede una consulenza per degli abiti da sera. L’obiettivo di Lella era sottolineare lo stretto legame che intercorre tra arte e moda. Con lei per la prima volta le opere dei grandi artisti si spostano dalla tela al tessuto. Nei primi anni ’80 Lella Curiel si concentra sul futurismo, ispirandosi alle opere di Balla e Depero nella realizzazione di foulard.

Nel novembre 2020, al Museo della Moda di Napoli, viene inaugurata la mostra Raffaella Curiel: Viaggio nell’Arte. La collezione è un omaggio all’arte contemporanea, con creazioni che si ispirano ai grandi pittori. Un esempio sono le vibranti tinte usate da Frida Kahlo, o ancora le ninfee impressioniste di Claude Monet. Inoltre sono presenti degli abiti ispirati alle opere di Vermeer e Klimt.

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