Libano, scontri a Beirut: un morto e cinque feriti

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Di Redazione Metropolitan

Libano. A Beirut sono state esplose ripetute raffiche di fucili automatici. A esplodere i colpi gli esponenti del movimento sciita Amal, guidato dal presidente del parlamento Nabih Berri.

I colpi sono stati esplosi in occasione di una protesta contro l’inchiesta in corso sull’esplosione del Porto di Beirut, lo scorso 4 agosto 2020. Nell’inchiesta, un ex ministro e deputato di Amal è stato formalmente incriminato. Nell’esplosione 219 persone erano rimaste uccise.

I partecipanti alla protesta si sono dati appuntamento alla rotonda Tayyoune, nel sud della città. I manifestanti, un centinaio legati tutti ad Amal, si sono poi diretti verso il Palazzo di Giustizia. Gli spari di kalashnikov sono stati uditi in tutta la zona vicina di Badaro e Tayyoune. Un giornalista dell’Ansa presente sul posto, ha riportato che gli spari provenivano da gruppi di militanti sciiti di Amal. Sarebbero stati esplosi anche due granate con un lanciarazzi. Il gruppo di Amal è facilmente riconoscibile dalla insegne stampate sulle magliette e sulle giacche.

L’esercito non è intervenuto per disperdere la folla con la forza. Nonostante ciò rimane dispiegato nella zona con diverse camionette. Il bilancio delle vittime per ora è di un morto e cinque feriti. Il conteggio, ancora provvisorio, è stato riportato dalle Tv libanesi, che citano fonti mediche e di sicurezza.

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