Sta per iniziare una nuova settimana di arrivi nelle nostre sale cinematografiche. Questa settimana vi segnaliamo come da non perdere l’attesissimo spin-off di Gomorra “L’immortale” e il nuovo film targato Netflix e diretto da Fernando Mereilles “I due papi”
L’immortale- il ritorno di Ciro di Marzio
Il 5 dicembre arriva nelle nostre sale cinematografiche “L’immortale”, il film di spin-off di Gomorra diretto da Marco D’Amore che torna ad interpretare Ciro Di Marzio l’immortale, il personaggio che lo ha portato al successo mondiale. E’ proprio dalla fortunata serie televisiva riparte il film facendoci vedere il cadavere di Ciro di Marzio che sprofonda in mare dopo essere stato colpito a morte da Genny Savastano. Da qui un grande flashback che ci racconta la storia di Di Marzio.
“Ho avuto l’idea tre anni fa, ben prima della famosa scena in cui Genny mi spara. L’ho meditata a lungo, ma per realizzarla ho avuto bisogno di Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya, e Nicola Maccanico di Vision Distribution. Sono i primi a cui ho raccontato il progetto e che mi hanno aiutato a realizzarlo”, ha detto Marco D’Amore parlando della genesi del suo film. Un lungometraggio che è una bella risposta alle discussioni e polemiche che erano nate dopo la morte di Ciro Di Marzio nella serie Gomorra.
I due papi- Uno dei momenti cruciali della storia della chiesa e del mondo in un film
Dal 2 al 4 dicembre sarà possibile vedere nelle sale cinematografiche italiane, prima della sua distribuzione il 20 dicembre su Netflix che lo ha prodotto, il film “I due papi” con Jonathan Pryce ed Anthony Hopkins. Questo lungometraggio porta sullo schermo un momento fondamentale della storia della chiesa e del mondo. Stiamo parlando della crisi della chiesa che porterà alla rinuncia di papa Benedetto XVI all’elezione di papa Francesco I, dell’incontro e il rapporto tra questi due uomini.
Un film che il regista Fernando Mereilles, candidato all’Oscar nel 2004 per il lungometraggio “City of Gods”, ha deciso di rendere molto intimo.
“Mi sono detto, invece di girare il film su un papa che parlava con un cardinale, volevo fare un film su due uomini che non erano d’accordo su tutto ciò che cercava di trovare un terreno comune. Nell’umanizzare i due pontefici, capisci davvero chi c’è dietro quella tonaca bianca”, ha spiegato Meirelles in un’intervista.