Nello spazio di LetteralMente Donna una donna riscoperta recentemente che ha contribuito a grandi scoperte nel campo della fisica nucleare pur non ricevendo ingiustamente il Nobel. La donna è Lise Meitner e questa è la sua storia
“Amo la fisica con tutto il mio cuore. Non riesco a immaginare che non faccia parte della mia vita”
Così Lise Meitner, come riportato da il Corriere della Sera, scriveva ad un amica parlando di se stessa negli anni 30′ durante l’ascesa del nazismo. Da queste parole comprendiamo quanto l’amore della fisica fosse stato importante da sempre per questa donna speciale, candidata 46 volte al Nobel senza mai riceverne uno. Una passione coltivata inizialmente per conto proprio fino al 1897 perchè le donne a quell’epoca a Vienna le donne non potevano accedere all’università. Grazie alla tesi intitolata “Conduzione termica in materie eterogenee” riusci a diventare la prima donna ad ottenere un dottorato in fisica all’Università di Vienna nel 1906 con il brillante e geniale professor Ludwig Boltzmann. Questi la raccomandò al grande fisico Max Planck che, nonostante fosse una donna, decise di ammetterla alle sue lezioni in Germania.
Lise Meitner, l’incontro con Otto Hahn, la scoperta del proattinio
A Berlino Lise Meitner incontrò il giovane chimico Otto Hahn con il quale iniziò a lavorare nel campo della fisica nucleare ed in particolare alla ricerca di nuovi isotopi. Gli studi con Hahn porteranno ad importante scoperte nel campo degli atomi, neutroni ed elettroni tra cui in particolare quella dell’isotopo denominato proattinio nel 1917. I successivi anni 20, in particolare per la Meitner furono molto importani. Furo anni quelli in cui la grande fisica ricevette finalmente nel 1926 il titolo di professore dimostrando un genio teorico e sperimentale al parti del grande Enrico Fermi.
In quel periodo la Meitner studiò il passaggio senza emettere radiazioni di elettroni da un orbita all’altra nella nube da essi formata attorno ad un’atomo in base ad un effetto denominato alcun anni, dopo dal fisico che lo studiò, Auger. Scoprì come si formano i raggi gamma nel decadimento radioattivo e che esistono i neutrini prima ancora che qualcuno gli avesse dato il nome. Questo grande decennio di scoperte sempre al fianco di Hahn si concluse nei primi anni 30 con l’avvento del nazismo .
L’avvento del nazismo
Nel 1933 Hitler divenne cancelliere e molti scienziati tedeschi come Einstein abbandonarono la Germania. La Meitner, però troppo legata alle sue ricerche, essendo cittadina austriaca decise di rimanere in Austria e continuare le sue ricerche. Questo le fu possibile fino al 1938, anno in cui con l’Anschluss, l’Austria venne annessa alla Germania. A causa delle sue origini ebraiche, nonostante fosse stata educata al credo protestante, la Meitner fuggì in treno in Svezia. Fu lo stesso Hahn ad accompagnarla alla stazione regalandole l’anello di diamanti della madre per corrompere la polizia se fosse stata fermata alla frontiera. I due nonostante l’allontanamento continuarono a scriversi fino alla morte del famoso chimico e condividere i loro studi ed incontrarsi in segreto a Copenaghen
La fissione nucleare e il mancato nobel
“Forse puoi trovare una spiegazione fantastica. Se puoi proporre qualcosa che puoi pubblicare, sarebbe in qualche modo un lavoro di noi tre!”
Queste parole, come riportato da Il Corriere della Sera, fanno parte di una lettera inviata nel 1938 da Hahn a Lise Metiner in cui chiedeva il suo aiuto dopo un esperimento condotto insieme a Fritz Strassmann in cui pensava di ottenere un elemento pesante dopo che gli atomi di uranio furono bombardati con neutroni ma invece si ritrovò con il più leggero bario. Da i dati di Hahna la Meitner insieme al nipote Otto Frisch elaborò una propria teoria pubblicata nel 1939 sulla rivista Nauture in cui si descriveva quella che lo stesso Frisch ribattezzò come fissione nucleare. Si trattava di un elemento fondamentale per la futura nascita della bomba atomica e delle centrali nucleari.
L’unico però ad essere premiato con il Nobel per la scoperta fu il solo Hahn nel 1945 con la profonda delusione della Meitner esclusa probabilmente, come ipotizzato da Marissa Moss nel suo librio “La donna che divise l’atomo”, perchè ebrea e donna. Solo nel 2020 il profilo social del Nobel ha ammesso che Hahn e Meitner scoprirono insieme la fissione nucleare.
Stefano Delle Cave
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