Liz Truss annuncia le dimissioni: il governo più breve della storia della Gran Bretagna

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Di Rossella Di Gilio

Liz Truss, primo ministro britannico, si dimette dopo 44 giorni. La premier uscente ha segnato il mandato di governo più breve della storia della Gran Bretagna.

Liz Truss: «eletta per cambiare il Regno Unito, ma così non posso farlo»

Liz Truss
Liz Truss (primo ministro britannico) in diretta

Dopo 6 settimane la premier britannica Liz Truss ha annunciato le sue dimissioni in diretta tv a Downing Street: «Ho parlato con Sua Maestà il Re per informarlo che mi dimetto da Leader del Partito Conservatore». La premier uscente lascia così precipitare la Gran Bretagna in una crisi senza precedenti. Durante le scorse settimane la premier uscente si trovava al centro di numerose polemiche dovute all’avventata manovra finanziaria che aveva messo a repentaglio l’economia britannica. Tale manovra infatti ha generato l’implosione del governo e la conseguente perdita di fiducia da parte partito conservatore, di cui la Truss faceva parte. Nel discorso rilasciato ai media britannici la Truss non fa mea culpa, accenna soltanto alle circostanze avverse che l’hanno ostacolata nel portare avanti il suo incarico:

Sono entrata in carica in un momento di grande instabilità economica e internazionale. – ha dichiarato- Le famiglie e le imprese erano preoccupate su come pagare le bollette. La guerra illegale di Putin in Ucraina minaccia la sicurezza di tutto il nostro continente. E il nostro Paese era stato frenato per troppo tempo dalla bassa crescita economica. Sono stata eletta dal Partito conservatore con il mandato di cambiare questa situazione. – prosegue – Abbiamo lavorato sulle bollette dell’energia e sul taglio dell’assicurazione nazionale. E abbiamo definito una visione per un’economia a bassa crescita fiscale e ad alta crescita, che sfrutterebbe le libertà della Brexit. – per poi concludereRiconosco però, data la situazione, di non poter realizzare il mandato per cui sono stata eletta dal Partito conservatore. Ho quindi parlato con Sua Maestà il Re per informarlo che mi dimetto da Leader del Partito Conservatore.

Una situazione indiscutibilmente complessa, ma nei confronti della quale Liz Truss ha reagito con eccessiva impulsività, portando avanti una strategia troppo azzardata, dettata un’ideologia ultra-liberista e neo-thatcheriana. I mercati internazionali, avevano infatti bocciato la sua politica fiscale consistente in drastici tagli alle tasse (finanziati a debito).

Chi ci sarà dopo?

Le opposizioni (LibDem e Labour) chiedono che sia il popolo a esprimersi, proponendo dunque le elezioni in via anticipata:

Servono subito elezioni generali – ha detto Keir Starmer, leader del partito labourista

Non abbiamo bisogno di un altro primo ministro conservatore che barcolli da una crisi all’altra.Abbiamo bisogno di elezioni generali e che i conservatori siano fuori dal potere – ha invece affermato il leader dei liberaldemocratici, Ed Davey

Dopo i danni causati dalla politica fiscale della Truss, il partito conservatore non sembra avere soluzioni al momento. Secondo le previsioni dei bookmaker (Betfair), il favorito sembrerebbe essere l’ex cancelliere Rishi Sunak (dato di 11/10) , nonché rivale della premier uscente Truss, dopo le dimissioni di Boris Johnson. A seguire ci sono, Penny Mordaunt (7/2) e Ben Wallace, attuale ministro della Difesa (8/1).

Si apre un periodo complicato per Londra, che cambierà il terzo primo ministro nel giro di poco più di tre mesi. L’augurio è lo stesso del presidente francese Macron: «Non entro nella vita politica della Gran Bretagna” ma “spero che la Gran Bretagna ritrovi la stabilità il prima possibile, è importante per noi e per l’Europa“.

Rossella Di Gilio

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