“Loving : L’amore deve nascere libero”, il delicato racconto di Jeff Nichols

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Di Redazione Metropolitan

Una scena da "Loving" - Photo Credits: Coming Soon
Una scena da “Loving” – Photo Credits: Coming Soon

“Loving – L’amore deve nascere libero” è un film del 2016 di Jeff Nichols che racconta la vera storia di discriminazione di Mildred e Richard Loving, una coppia mista della Virginia rea di essere convolata a nozze negli Stati Uniti di fine anni ‘50. Il giovane regista, noto per il suo film del 2012 “Mud” con Matthew McConaughey, ha anche scritto la sceneggiatura della pellicola. Jeff ha dichiarato di tenere particolarmente a questa storia perché “Non puoi crescere nel sud America senza sperimentare il razzismo”.

Sullo sfondo della storia ci sono infatti le leggi che in quegli anni impedivano il matrimonio interrazziale. Antico retaggio dei tempi della schiavitù, secondo i politici di allora il matrimonio misto contravveniva l’ordine e la dignità sociale. I coniugi, originari della Virginia, sono si sono dovuti recare nello stato di Washington per potersi sposare. Tornati a casa, però, hanno subito una vera e propria persecuzione da parte delle autorità, arrivando a passare un anno in carcere e a intentare una causa . Fino a quando nel ’67 sono riusciti a vincere e far eliminare quella folle legge.

Una scena da "Loving" - Photo Credits: Family Cinema TV
Una scena da “Loving” – Photo Credits: Family Cinema TV

“Loving”: le leggi razziste raccontate nel film

“Dio non ha mica messo neri gialli e bianchi in continenti diversi perché si potessero mischiare” c’è scritto nei verbali del processo tenutosi in Virginia alla fine negli anni ’60. Concetto neanche così fuori epoca se si pensa alla razzista e misogina America di Trump. “Queste leggi sono nate dall’idea dei proprietari di schiavi bianchi che non volevano che gli uomini neri andassero a letto con le donne bianche. Questa paura è alla base dei tutte le leggi Jim Crow, ma le leggi razziali erano molto specifiche perché riguardavano il sesso, e questo porta alla questione dell’identità, che è una cosa molto più complessa.” – così ha commentato Jeff Nichols le assurde leggi contro cui lottavano i protagonisti del film.

È interessante notare che tra i produttori del film figura Colin Firth, che da alcuni anni, in veste di produttore, ha cercato storie diverse e particolari, che valesse la pena raccontare e che non trovavano spazio nella grande industria hollywoodiana. Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes nel 2016, dove ha ricevuto una standing ovation. Inoltre l’anno seguente Ruth Negga, che nella pellicola ha vestito i panni di Mildred, ha ricevuto anche una candidatura agli Oscar come Miglior attrice Protagonista.

I veri Richard e Mildred Loving - Photo Credits: Biography
I veri Richard e Mildred Loving – Photo Credits: Biography

L’occhio sensibile di Jeff Nichols e la narrazione poco convincente

Nichols ci racconta questo amore con grande delicatezza, facendoci entrare nella vita due persone normali. Lui schivo e silenzioso, lei prorompente e solare. Nella scrittura del film Jeff ha consultato carte processuali e documenti sui Loving. La storia e il contesto sono di base interessanti, ma nonostante le buone intenzioni il film non riesce a coinvolgere pienamente lo spettatore, con un racconto lento che non regala emozioni indimenticabili. Grande pregio è sicuramente il fatto che il regista riesca a non esasperare mai il dramma, lasciando tutto ad un lavoro di sguardi. Tuttavia nel complesso sembrerebbe quasi il primo film di un esordiente con tanto potenziale che resta però in parte inespresso.

Il grande lavoro di sguardi messo su dal regista trova due grandi interpreti in Joel Edgerton e Ruth Negga. La complicità fra i due è una delle cose più riuscite del film, perché risulta vera e intima. Tuttavia l’eccessiva retorica di Jeff Nichols rende tiepido tutto il resto e fa fare qualche domanda allo spettatore sulla reale necessità oggi di un film del genere. Infatti, “Loving”, sembra non essere molto diverso da altri film sul tema già visti. Nichols non riesce ad attualizzare una vicenda ambientata negli anni ’60, né aggiunge più di quanto si sia già detto sul tema. Ma una cosa è certa: la storia di Richard e Mildred Loving andava raccontata perché pagina importantissima per la storia dei diritti civili degli afroamericani.

Paola Maria D’Agnone

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