Il vuoto per la morte di un caro lascia sempre dei malumori, amplificati se poi la vita ti pone altre sfide di fronte. Questo è successo all’attrice Lucrezia Lante che, dopo il decesso del compagno, Emiliano Liuzzi, ha dovuto affrontare altri e due lutti in casa. Si tratta della madre, prima, e del padre, poi, venuti a mancare nel giro di due mesi.

La figlia di Marina Ripa di Meana è famosa per le varie attività svolte da attrice. Negli ultimi tempi è tornata a recitare in teatro con Luca Barbarossa, di cui si dice molto amica. Importanti sono anche le serie tv, tipo “Bella da morire”, e il film “Gli occhi dell’altro”, con cui vince il Taormina Film Fest come miglior attrice.

Il marito di Lucrezia Lante della Rovere è morto nel 2016, a soli 46 anni. Emiliano Liuzzi, cronista del Fatto quotidiano, l’Espresso e tante altre testate autorevoli, prima di morire aveva chiesto accertamenti medici sulla sua salute. I dottori non hanno trovato nulla, ma l’uomo è venuto a mancare, poche notti dopo le richieste, per un infarto.

Ad ora, l’attrice è riuscita, dopo anni, a riprendersi dal forte trauma. “Mi sono salvata grazie al lavoro”, dice. Si è fatta anche notare in giro con un nuovo fidanzato, di cui però resta sconosciuta l’identità.

«Come diceva Natalia Ginzburg, vai giù nel pozzo. Io l’ho fatto. Ma poi tocchi il fondo, ti concedi di star male, e speri di tornare su. In quello gli amici sono fondamentali. Dopo Emiliano e un paio di mesi in picchiata libera, ho avuto la fortuna di fare due stagioni della Strada di casa, tre anni di tournée. Il lavoro è stato la mia psicoterapia: ti rimetti in pista, stai in mezzo alla gente, senti di essere accolta».

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