Per la rubrica “Cronache del mistero” oggi ripercorriamo il caso di Lynne Schulze. Middlebury, Vermont, il 10 dicembre 1971. All’epoca Lynne aveva appena 18 anni quando per inseguire il suo sogno, lasciò la famiglia che viveva a Simsbury, nel Connecticut e si reco a Middlebury per andare a studiare teatro al college. Dalle foto dell’annuario il volto di Lynne appare sereno. Capelli lisci, biodi, occhi celesti e un sorriso aperto e sincero. In quel dicembre Lynne stava concludendo il suo primo semestre e in quel pomeriggio del 10 dicembre era pronta a sostenere un esame sul teatro inglese.

Insieme ad un gruppo di studenti del college, Lynne si incamminò per raggiungere l’aula dove avrebbe dovuto sostenere l’esame. Poco prima di arrivare però, tornò indietro lasciando il gruppo e dicendo loro che sarebbe andata a recuperare la sua penna preferita lasciata nella stanza del dormitorio. Lynne non si presentò all’esame e non tornò in dormitorio.

Immagine di Lynne Schulze  photo credit: addisonindependent.com
Immagine di Lynne Schulze photo credit: addisonindependent.com

Lynne Schulze sparisce senza lasciare traccia

Il mancato esame e l’allontanamento dal campus passò quasi del tutto inosservato. Passarono ben sette giorni prima che qualcuno notò il sua sua prolungata e ingiustificata assenza. La famiglia venne allertata e i genitori di Lynne Schulze raggiunsero il college e iniziano una frenetica ricerca della figlia, insieme alla polizia locale. La ragazza era sparita nel nulla. Le autorità locali chiesero il supporto dell‘FBI e insieme decisero di far diventare pubblica la vicenda. Nel tempo molte furono le segnalazioni riguardanti avvistamenti di Lynne ma tutte si rivelarono infondate.

Vennero ascoltati i compagni di corso di Lynne ed uno di questi riportò una tesi interessante. Il giovane dichiarò che una sera durante un ritrovo in una stanza di un amico, Lynne avrebbe manifestato apertamente e in modo convito, di voler cambiare vita, tagliare i ponti con tutto e sparire, ricominciare daccapo, forse con un nuovo nome. Eppure questa versione non portò alcuna svolta nelle indagini. Infatti molte erano le lettere che Lynne aveva scritto alla famiglia esprimendo nostalgia per casa e gli affetti. Una nostalgia che cresceva col passare del tempo, tanto che in una di quelle lettere Lynne scrisse che stava valutando l’idea di lasciare gli studi e tornare a casa.

Volantino con immagine di Lynne Schulze  photo credit: burlingtonfreepress.com
Volantino con immagine di Lynne Schulze photo credit: burlingtonfreepress.com

Ancora oggi di Lynne non ci sono notizie

Tuttavia anche per queste dichiarazioni non si trovarono riscontri, anzi. Dai registri del college risultò che Lynne si era regolarmente iscritta ai corsi del secondo semestre. Durante un sopralluogo nella sua stanza, la polizia rinvenne i documenti, il libretto degli esami e tutti gli effetti personali della ragazza. La stanza risultò in ordine e niente sembrò essere stato portato via. Passarono molti anni e sulla scomparsa di Lynne non emersero indizi utile alla risoluzione del caso. La famiglia non ha mai smesso di cercarla. L’Independent ha riferito per la prima volta sul caso di Lynne Schulze nel 2005; il suo è uno dei più antichi casi di persone scomparse attive in archivio nel Vermont.

La sua storia finì sotto i riflettori nazionali nel marzo del 2015 quando la polizia di Middlebury dichiarò che uno degli ultimi posti in cui Lynne venne vista prima del 10 dicembre 1971 era a una fermata dell’autobus a Court Street. La giovane pare stesse mangiando prugne secche acquistate poco prima da “All Good Things” un negozio di alimenti per la salute, di proprietà di Robert Durst. L’uomo un rampollo del mercato immobiliare di New York, sospettato di essere coinvolto nella scomparsa di Lynne in seguito ricevette un’accusa per l’omicidio della sua amica di lunga data Susan Berman. L’ipotesi del coinvolgimento di Durst nel caso Schulze non trovò fondamenti. Di Lynne ancora oggi non ci sono notizie e da 50 anni il suo volto continua a sorridere dai volantini.

di Loretta Meloni

Immagine di copertina (Lynne Schulze) photo credit: sevendaysvt.com

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