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Settembre 7, 2024, sabato

Madame de La Fayette: “Prima di lei si scriveva con uno stile ampolloso di cose poco verosimili”

Madame de La Fayette, scrittrice e biografa francese. È l’autrice de “La principessa di Clèves”, il primo romanzo storico francese e uno dei primi romanzi della letteratura occidentale. La sua opera segnò una svolta fondamentale nell’evoluzione del romanzo. Nella sua narrativa dominano la propensione per l’analisi psicologica e una concezione amara e pessimistica dell’amore.

Madame de La Fayette, un’aristocratica scrittrice

Madame de La Fayette, nome di battesimo Marie-Madeleine Pioche de la Vergne, nasce a Parigi il 16 Marzo 1634. Prima di tre sorelle è la  discendente di una famiglia appartenente alla piccola nobiltà francese. Diventa così la dama d’onore della regina Anna d’Austria, iniziando ad acquisire un’educazione letteraria. Ancora molto giovane, fu allieva del Ménage, insieme con Madame de Sévigné, che rimase poi sempre la sua più grande amica. Frequenta la migliore società aristocratica dell’epoca. Decide poi di sposarsi con François Motier conte di Lafayette. Un matrimonio storicamente privo di qualsiasi romanticismo: lei, ricca ereditiera, sposa lui, nobile squattrinato e più vecchio di quasi vent’anni, solo per interesse. Nonostante questo il matrimonio le darà comunque due figli.

Non volle tuttavia “arrendersi” alla placida vita da moglie. Trovò un compromesso con il marito: lui avrebbe vissuto in campagna, mentre lei si sarebbe trasferita a Parigi. Nella capitale poté finalmente aprire il suo salon, che divenne subito un punto di riferimento per un nutrito gruppo di intellettuali. Madame de La Fayette prosegue nella sua attività di scrittrice fin dagli ultimi anni della sua vita. Talvolta firma le proprie opere con pseudonimi, visto che tale arte non si addice a una donna nobile. Negli ultimi anni della sua esistenza, rinuncia alla mondanità e si ritira in privato. Muore a soli 59 anni, il 25 maggio del 1693, a Parigi.

Nel 1662 scrive il primo racconto, “La princesse de Montpensier”, cui seguirono i romanzi “Zaïde” del 1670 e “La princesse de Clèves” scritto nel 1678, considerato il suo capolavoro. Nel 1724, quindi postumo, verrà pubblicato anche il racconto “La comtesse de Tende”. Durante la sua carriera scrisse anche cronache di avvenimenti del tempo. Anche queste pubblicate post mortem. Un Esempio è“Histoire d’Henriette d’Angleterre” del 1720, e “Mémoires de la cour de France”, scritto anno per anno.

“La Principessa di Clèves”, il primo romanzo moderno

Nonostante l’intensa vita sociale era una donna molto riservata. Iniziò a pubblicare con un “nom de plume”. Madame de La Fayette ammise di essere totalmente disinteressata al sentimento amoroso di per sé. Le interessava piuttosto scrivere della disperazione causata da una passione illecita. Fu così che per la prima volta l’analisi dei moti interiori di un personaggio finì al centro dell’azione. È fu così che nacque il suo capolavoro “La Principessa di Clèves” che divenne subito oggetto di chiacchiere e discussioni.

Considerata perciò l’inventrice del romanzo moderno, Madame de La Fayette deve la sua immortale fama alla sua opera più importante “La principessa di Clèves”. Romanzo edito nel 1678, è stato ritenuto da molti critici il primo esempio dei romanzi psicologici francesi moderni. Come si può immaginare per l’epoca e per il tema trattato, il libro venne accolto con grande clamore e il successo che raggiunse è dovuto anche all’abitudine dei salotti delle “Preziose” di discutere di temi amorosi.

Il racconto dell’amore veritiero

Il romanzo segue un tema tutto sommato classico per la letteratura occidentale: la passione amorosa. Madame de La Fayette però, introduce un elemento inedito. Per la prima volta ci troviamo di fronte a un lavoro di introspezione, che ci svela nel profondo i tormenti e le esitazioni dei personaggi. Il tema dell’amore apertamente infedele, produsse all’epoca anche un dibattito relativo proprio all’opportunità che la protagonista confessi al proprio marito il suo amore per un altro uomo. La modernità del racconto, tuttavia, era nell’interesse esclusivo della vita interiore, dall’esame attento di ogni sentimento e nel raccontare con limpidità la morale delle azioni.

Per questo fu molto stimata in vita. Fu protagonista della scena letteraria francese del Seicento ed è per questo che oggi è considerata la madre del romanzo moderno, fondato non solo su fatti ed eventi, ma anche sulla dimensione psicologica dei personaggi. “Prima di lei si scriveva con uno stile ampolloso di cose poco verosimili” così Voltaire descrisse lo stile di Madame de La Fayette.

Ilaria Festa

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