La cancel culture contro Vladimir Putin: le statue del leader russo saranno rimosse in Italia e a Parigi

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Di Redazione Metropolitan

Polemiche in corso per la rimozione delle statue di Vladimir Putin, la cancel culture opera più in fretta del diavolo. Parliamo di due statue, una a Vagli di Sotto, in provincia di Lucca, e una a Parigi, nel Museo Grévin. A Bari, invece, una targa dedicata a Putin sta creando discussioni. Iniziano piani di rimozione e sostituzione di questi monumenti commemorativi del leader russo, che non saranno sicuramente gli ultimi a entrare nel ciclone della cancel culture.

Cancel culture vs Putin: Vagli Sotto

Si parte della Garfagnana, dove una statua di Putin, che si trova a Vagli Sotto (Lucca), è stata installata all’interno di un Parco dell’onore e del disonore nel 2019, che ospita statue create apposta per valorizzare il marmo di zona. Tra personaggi d’onore come Gregorio De Falco e personaggi di disonore come Francesco Schettino, ora c’è di mezzo anche la statua di Vladimir Putin, che sarà rimossa. Enzo Coltelli, segretario del PD di Vagli, ha chiesto la rimozione del monumento dopo l’attacco dell’Ucraina da parte della Russia. L’ex sindaco Mario Puglia risponde su Facebook: “Ha aperto una polemica sterile. Ha creato uno spot turistico che già da ieri ha portato centinaia di visitatori alla statua. Precisiamo che la scultura non è all’interno del parco dell’onore, ma arredo urbano con molti altri personaggi di livello mondiale, facenti parte del parco del marmo di Vagli”.

Cancel culture vs Putin: Bari

Spostandoci nel nord della Puglia, il capoluogo di regione ha qualcosa da dibattere. Una statua di San Nicola fu regalata al comune dal leader del Cremlino, che ha aggiunto ad essa una targa commemorativa, per celebrare il rapporto tra Mosca e Bari. La lastra risale al lontano 2003, firmata da un paradossale messaggio di pace scritto appositamente da Putin, che recita: “Possa questo dono essere testimonianza non soltanto della venerazione del grande Santo da parte dei russi, ma anche della costante aspirazione dei popoli dei nostri Paesi al consolidamento dell’amicizia e della cooperazione“. Amicizia e cooperazione, valori che ora sembrano lontani anni luce dalle politiche del leader russo. La targa, a pochi passi dalla basilica di San Nicola, è al centro di discussioni che vogliono vederla rimossa.

Una petizione è stata lanciata da Antonio Caso sulla piattaforma Change.org, che in soli quattro giorni ha già collezionato 8mila firme.

Cancel culture vs Putin: Parigi

l Museo Grévin di Parigi espone circa duecento manichini di cera che rappresentano rappresentanti del mondo dello spettacolo, delle arti e della politica, tra cui Vladimir Putin. Senza perdersi in troppe polemiche, l’istituzione parigina ha già deciso di rimuovere la statua, che sarà presto sostituita da un nuovo personaggio, ad oggi ignoto. Yves Delhommeau, direttore generale del museo, afferma: “Per la prima volta nella storia del museo Grévin, abbiamo deciso di rimuovere un personaggio legato a elementi storici che stanno accadendo proprio adesso”.

L’idea non è partita esattamente in modo spontaneo, ma è stata la diretta conseguenza di attacchi che la statua ha subito da parte dei visitatori negli ultimi giorni, che hanno aperto gli occhi al direttore del museo su quanto la figura di Vladimir Putin è adesso un delicato memento di una situazione che lo ha portato a farsi detestare dal mondo intero, che ha portato i visitatori a sfogarsi sul monumento.

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