Mina, gli 80 anni tra Studio Uno e Milleluci

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Di Redazione Metropolitan

Mina, soprannominata la Tigre di Cremona dalla sua amica giornalista Natalia Aspesi, festeggia le sue 80 primavere all’insegna di numerosi successi conseguiti nel corso della sua lunga carriera. Voce ineguagliabile, si distinse anche nel ruolo di conduttrice di varietà, lanciando un modello di donna forte, libera, intelligente e sensuale, sicuramente avanti con i tempi.

«Venite anche voi ad ascoltare questa ragazza. Non riusciamo a metterci d’accordo. Per alcuni è un disastro, per altri un genio».


Queste le parole dell’etnomusicologo Roberto Leydi, quando Mina fece il suo primo provino alla Rai di Milano.

Mina e l’esordio

Debuttò in televisione come ospite al Musichiere dove cantò Nessuno di Wilma De Angelis.Nel 1960 partecipa al Festival di Sanremo con il brano E’ vero classificandosi all’ottavo posto. Ci riprovò nel 1961 con “Le mille bolle blu”.

https://www.youtube.com/watch?v=BkHoU77x3vE

Nello stesso anno partecipò a Studio Uno per la regia di Antonello Falqui, la popolare trasmissione televisiva che la consacrò al grande pubblico e valorizzò al meglio i talenti dell’artista. La prima edizione si svolse nello Studio Uno di via Teulada, mentre quelle successive si svolsero al Teatro delle Vittorie. Non c’era un conduttore fisso, ma nelle varie puntate Mina si alternò con Don Lurio, le gemelle Kessler e il Quartetto Cetra.

Il 12 ottobre 1962 Mina partecipa a quattro puntate di Canzonissima e arriva alle finale del 6 gennaio 1963 con Il cielo in una stanza di Gino Paoli. Negli studi della Rai la sua vita si intreccia con quella dell’attore Corrado Pani e ne nascerà una relazione molto intensa non priva di conseguenze, poichè era un uomo sposato.

https://www.youtube.com/watch?v=GgsNenKchYQ

Mina e la lontananza dagli studi televisivi

Dalla loro relazione, Il 18 aprile 1963 nasce Massimiliano. Per l’Italia ancora bigotta di allora ciò rappresentò uno scandalo e Mina fu allontanata dai programmi televisivi e radiofonici e definita dalla stampa una peccatrice pubblica. Le restano le serate e i dischi,ma si rende conto che è possibile mantenere vivo il rapporto con il suo pubblico anche senza apparire in televisione. Nonostante ciò il pubblico televisivo non la dimentica.

Il ritorno ufficiale in televisione avvenne il 10 gennaio 1964 nel programma La fiera dei sogni di Mike Bongiorno dove propone Città vuota ed E’ inutile.

Mina Studio Uno

Antonello Falqui che stimava Mina per la sua potenza scenica e la sua grande disciplina la volle di nuovo a Studio Uno negli anni 1965, 1966, 1967 questa volta in veste di conduttrice. L’artista fu all’altezza del compito e mostrò non solo le sue già note qualità canore, ma anche talento nella conduzione e una verve comica nel fare da spalla ai grandi attori.

Nella rubrica L’uomo per me Mina ospita personaggi famosi da Vittorio Gassman, Totò, Walter Chiari, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi, Rossano Brazzi, Amedeo Nazzari, Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni, Enrico Maria Salerno, Peppino De Filippo, Alberto Sordi.

https://www.youtube.com/watch?v=SQfDlPVqyQc

Milleluci

Il varietà del 1974 di Antonello Falqui, costruito come un viaggio nelle varie forme di spettacolo, affronta ogni sera un tema diverso: la radio, il café chantant, la rivista, la televisione, l’avanspettacolo, il cabaret, il musical e, nell’ultima puntata, l’operetta, il circo e la commedia musicale. Una rivisitazione in chiave ironica, ma non nostalgica.

https://www.youtube.com/watch?v=GbTBgJSRxFU&list=RDGbTBgJSRxFU&start_radio=1&t=21

Insieme e Raffaella Carrà

Falqui per la prima volta propone una coppia di donne protagoniste in qualità di conduttrici e showgirl, quindi con un bel carico di responsabilità sulla buona riuscita dello spettacolo: Mina e Raffaella Carrà.

Inizialmente Mina doveva condurre con Rabagliati, mentre Raffaella Carrà era relegata al ruolo di showgirl. Ma con la morte improvvisa di Rabagliati per una trombosi, la cantante chiese a Falqui di dare più spazio a Raffaella Carrà.

Due donne diverse che a dispetto della presunta e falsa rivalità di cui parlarono i giornali, riuscirono a mettere a frutto energia, competenze e stima reciproca in uno show irripetibile nella storia della televisione. Positività che arrivava al pubblico del piccolo schermo, poiché si collocò in un periodo di grossi sacrifici economici per l’Italia che aveva subito gli effetti della crisi petrolifera.

https://www.youtube.com/watch?v=GeRiUnwIf9s

Mina si occupava della parte musicale, Raffaella Carrà dei balletti ed erano supportate da un cast di qualità, tra i quali è doveroso ricordare Gianni Ferrio e Roberto Lerici. Le due donne si rivelarono versatili e professionali e tra loro nacque una grande amicizia.

Raffaella Carrà cantava Din Don Dan come sigla di apertura, Mina cantava Non gioco più come sigla di chiusura. Molti critici affermano che la cantante in questa sigla finale aveva sottolineato ad arte il suo commiato dalle scene televisive, che avvenne ufficialmente nel 1978 dopo una serie di concerti dal vivo.

Auguri Mina, per i tuoi ottanta anni ricchi di carisma e talento impareggiabili nella storia della musica e dello spettacolo.