Il 4 luglio è il giorno dell’Indipendenza Americana, ma anche del Bosone di Higgs e molto altro

Poche date al mondo sono popolari quanto il 4 luglio, l’Indipendence Day Americano. Questa festa, celebrata tutti gli anni con spettacolari fuochi d’artificio, ricorre il giorno in cui fu finalmente resa pubblica la Dichiarazione d’Indipendenza Americana nel 1776.

La nascita di una nazione che si staccava così dall’Impero Britannico per diventare un impero a sua volta. In realtà le firme che resero effettiva la dichiarazione furono raccolte solamente il 2 agosto, ma la data è rimasta associata alla festività. Oggi è caratterizzata da spettacolari fuochi d’artificio.

Dietro un ponte in acciaio sono visibili due grandi fuochi d'artificio in esplosione. Sono i festeggiamenti per l'Indipendenza Americana
I fuochi del 4 luglio per l’Indipendenza Americana – Flickr

Curiosamente, l’autore principale della Dichiarazione, Thomas Jefferson si spegnerà proprio il 4 luglio del 1826, dopo aver servito come terzo presidente degli Stati Uniti. Esattamente lo stesso giorno del suo predecessore, amico e rivale politico John Quincy Adams.

I due padri fondatori degli USA non furono gli unici due ad andarsene nel Giorno dell’Indipendenza Americana. Anche il quinto presidente, infatti, James Monroe, padre della dottrina Monroe si spense il 4 luglio del 1831.

L’anniversario dell’Indipendenza Americana è per gli USA un’occasione per annunci e cambiamenti fin dalle prime ricorrenze, fu infatti in questa occasione, nel 1802 infatti, nacque l’Accademia Militare di Westpoint.

Nel 1803 invece arrivò l’annuncio dell’acquisto della Louisiana dalla Francia. Infine nel 1960 e nel 1961 fu l’occasione per aggiungere la quarantanovesima e la cinquantesima stella sulla bandiera, con l’entrata dell’Alaska e delle Hawaii nell’Unione.

Il 4 luglio Europeo: una data più cupa

Quello che oltreoceano è il giorno dell’Indipendenza Americana, purtroppo in Europa coincide con l’anniversario di ben due stragi naziste.

Una è quella di Lvov, città sovietica occupata dai nazisti, in cui furono assassinati diversi scienziati e scrittori. L’altra ci tocca più da vicino e riguarda Carviglia in provincia di Arezzo. Lì il 4 luglio 1944 ben centonovantuno uomini, tra i quattordici e gli ottantacinque vennero massacrati dalla Divisione di Herman Goering, prima del ritiro delle forze naziste dall’area. Una strategia del terrore fondata su una bestialità insensata.

Indipendenza non solo Americana

Tornando al tema ricorrente dei questo MMI Today, scopriamo che il 4 luglio non è solo il Giorno dell’Indipendenza Americana, ma anche quello delle Filippine e di Tonga.

La bandiera delle Filippine: a sinistra c'è un triangolo equilatero bianco rivolto verso destra. Contiene al suo centro un sole e tre stelle ai vertici. Il resto è composto da due bande orizzontali, quella superiore blu, quella inferiore rossa.
Bandiera delle Filippine – WikiMedia Commons

Nel primo caso si tratta di un dato ironico, visto che le Filippine erano una colonia degli Stati Uniti. Pare che il ciclo si sia ripetuto.

Le conquiste del 4 luglio

La data di oggi è importante non solo per gli Stati, ma anche per la letteratura e la scienza.

Il 4 luglio del 1300, infatti, nella finzione scenica di Romeo e Giulietta di Shakespeare, gli sfortunati amanti si incontrano e si innamorano.

Nel 1865 Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carrol esce per la prima volta in Gran Bretagna. Ciò avviene esattamente dieci anni dopo la pubblicazione della prima poesia dell’americano Walt Whitman.

Il 4 luglio del 1971 la Dichiarazione d’Indipendenza Americana è tra i primi documenti digitalizzati della storia, nell’ambito del Progetto Gutenberg.

Un'illustrazione mostra una bambina dai capelli biondi e il vestito azzurro prendere il tè con una lepre antropomorfa, un gigantesco scoiattolo e un uomo con un buffo cappello e papillon
Alice dal Cappellaio Matto- John Tenniel

Il 4 luglio 2005 andava in onda in Italia l’ultimo episodio della sitcom FRIENDS, la fine di un era per molti.

Lasciando la Terra per lo spazio, il 4 luglio del 1997, la sonda Pathfinder atterra in sicurezza su Marte, pronta a esplorare il pianeta rosso.

Il 2005 è il turno del modulo Impactor della sonda Deep Impact, che si schianta a 13 000 chilometri orari contro la cometa Tempel-1. L’esplosione che ne consegue (5 kiloton) fornisce i detriti oggetti di studio.

Anche il mondo della fisica non se ne sta con le mani in mano il 4 luglio: nel 2003 la Rivista Physical Review Letters pubblica un articolo sulle evidenze del pentaquark, fino ad allora considerato ipotetico.

Nel 2012 invece è il turno di un’altra particella ipotetica che viene finalmente scoperta: il bosone di Higgs. Soprannominato anche “la particella di Dio”, si tratta della particella (o stringa, il dibattito è ancora aperto) che permette l’esistenza della massa e quindi dell’Universo.

Una piccola conquista quel 4 luglio 2012, l’abbiamo vissuta anche noi in Italia, quel giorno infatti terminava lo switch over televisivo, da analogico a digitale.

Nati il 4 luglio

Nasceva il 4 luglio del 1807 Giuseppe Garibaldi, l'”eroe dei due mondi”, tra i principali artefici dell’Unità d’Italia. Di esattamente due anni più vecchio di lui era Nathaniel Hawthorne, autore de La lettera scarlatta.

Giuseppe Garibaldi in divisa in uno scatto color seppia
Giuseppe Garibaldi – fonte: WikiMedia Commons

Condivide con loro il compleanno un altro eroe italiano, padre Giuseppe Diana, ucciso il 19 marzo 1994 dalla Camorra.

Nel mondo dello spettacolo compiono gli anni la star Gina Lollobrigida, che raggiunge un’età veneranda, e il comico Enrico Bertolino oggi cinquantanovenne.

Ci lasciavano il 4 luglio

In questa data, nel 1934 si spegneva Madame Marie Curie, scienziata polacca che scoprì le proprietà delle sostanze radioattive e che purtroppo ne rimase vittima.

In tempi più recenti, nel 2014 ci lasciava l’attore, comico e scrittore Giorgio Faletti.

Giorgio Faletti nel 2009, brizzolato, con il caratteristico pizzetto e gli occhi di un azzurro intenso
Giorgio Faletti nel 2009 – fonte: WikiMedia Commons

Ricordiamo infine l’icona del pop statunitense Barry White, scomparso nel 2003.

Luca Raiti