Moscardelli, l’idolo social che non vuole smettere di giocare

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Di Redazione Metropolitan

Davide Moscardelli, capitano del Pisa, è il giocatore più anziano del campionato di Serie B. Ripercorriamo in questo articolo la sua carriera tra grandi giocate e azioni social che lo hanno reso un beniamino del pubblico.

Gli inizi difficili nelle categorie minori

Davide Moscardelli nasce il 3 febbraio 1980 a Mons, in Belgio, dove suo padre si era trasferito per delle missioni per conto dell’Aeronautica Militare. Al ritorno a Roma, città di origine dei genitori, il giovane inizia a compiere i primi passi con il pallone. Nelle categorie giovanili si forma come un attaccante mobile e forte fisicamente, dotato di un gran sinistro.

Debutta in Promozione con il Maccarese, cittadina del litorale laziale: in quattro anni disputa 101 partite, segnando 19 reti. La migliore stagione è quella di Eccellenza, tanto da attirare le attenzioni del Guidonia Villanova pronto al salto nella categoria superiore. Qui, alle porte di Roma, esalta tutte le sue caratteristiche, segnando 20 gol in 27 partite in stagione, che valsero alla squadra la conquista dei Play-off e la successiva promozione in Serie D.

Il Sangiovannese, squadra di Serie C2, nota le grandi qualità tecniche e fisiche di Davide Moscardelli e gli offre un posto in prima squadra. Grazie alle 15 reti in campionato, l’attaccante si mostra come uno dei migliori giocatori del torneo.

La lunga permanenza in Serie B

Nel 2003, a 23 anni, approda in Serie B grazie alla chiamata della Triestina. Davide Moscardelli resta nella cittadina friulana due anni: il primo va molto bene (16 gol in campionato), mentre nella seconda stagione cala di rendimento (7 reti). Nell’estate 2005 si trasferisce dunque al Rimini dove, anche qui, rimane due stagioni. Partendo spesso dalla panchina, Moscardelli non riesce a esprimere tutto il suo potenziale, finendo la sua esperienza con 15 gol in 63 presenze.

Il cambio di casacca è solo di pochi chilometri: si reca infatti nella vicina Cesena dove ritrova il posto da titolare e i gol (15). Nonostante le ottime prestazioni, i romagnoli vengono retrocessi in Lega Pro. Le buone gare gli valsero la permanenza in B grazie all’ingaggio del Piacenza. In due stagioni, in cui ottiene con la squadra la salvezza, Davide Moscardelli segna 22 gol giocando spesso come attaccante esterno.

Moscardelli in Serie A: Chievo e Bologna

A 30 anni, Davide Moscardelli ottiene finalmente un’opportunità in Serie A: il Chievo Verona infatti decide di affidarsi a lui per l’attacco. All’esordio in campionato, il 29 agosto 2010, mette a segno il suo primo gol in A contro il Catania e si ripete nella domenica successiva contro il Genoa. La sua prima stagione con 34 presenze si conclude con 6 reti, tra cui quella all’Inter nella partita vinta per 2-1.

Grande tifoso della Roma, Moscardelli ricorda quanto giocare all’Olimpico e parlare con Totti nel pre-partita è stata una delle più grande emozioni della sua vita.

Nelle due annate successive trova molto meno spazio, soprattutto per la concorrenza di attaccanti come Cyril Thereau, Alberto Paloschi e Sergio Pellissier. Le sole 32 presenze tra il 2011 e il gennaio 2013 (4 gol) lo portano ad accasarsi al Bologna. In questi anni Davide Moscardelli diventa l’idolo del web: la sua lunga barba e i capelli selvaggi, uniti ad alcuni grandi colpi come punizioni perfette, rovesciate, elastici e rabone gli valsero l’idolatria dei social e degli spalti.

I tifosi del Bologna gli dedicarono uno striscione unico, sperando nella chiamata in Nazionale per i Mondiali del 2014: “Nell’Italia di Prandelli vogliamo 11 Moscardelli“.

Le ultime esperienze: Lecce, Arezzo e Pisa

A fine stagione 2013/14, Davide Moscardelli rimane però svincolato e viene tesserato dal Lecce in Lega Pro. Con i salentini sforna grandissime prestazioni, segnando 28 gol totali in due stagioni, ma rimane comunque senza contratto.

Così nel luglio 2016 si trasferisce all’Arezzo diventando subito capitano e disputando 36 partite (18 gol) nella terza divisione del calcio italiano. Nonostante i 13 punti di penalizzazione della squadra, nella stagione successiva riesce a guidare la squadra alla salvezza, diventando il beniamino dei tifosi. Il 3 luglio viene ingaggiato dal Pisa e, con la fascia da capitano, ottiene la promozione in Serie B, anche grazie a due importantissimi gol nei Play-Off. In questa stagione interrotta di B disputa sette partite, siglando due gol, entrambi contro il Trapani nella partita vinta per 3-1.

Moscardelli non vuole smettere: le possibilità per il futuro

In una lunga intervista a Gianluca di Marzio, Davide Moscardelli ha confessato di voler giocare ancora, facendo leva sulla sua condizione fisica e soprattutto sulla irrefrenabile voglia di calcare ancora i campi di calcio. Ovviamente l’attaccante del Pisa dichiara come questa possibilità non dipenda solo da lui: egli ha bisogno di una squadra che ancora crede in lui e lo stop Coronavirus ha creato non pochi problemi. Per il post-carriera Moscardelli non nasconde il suo fascino per le telecronache, già ora da casa si cimenta con il commento tecnico.

Foto: Getty Images

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