Moto3: sfiorata un’altra tragedia sul circuito di Austin

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Di Redazione Metropolitan

Ieri, ancora una volta, si è rischiata la tragedia in Moto3 sul circuito americano di Austin. La manovra di Oncu poteva causare una vera e propria strage. Il pubblico, ma anche gli spettatori da casa, hanno tenuto il fiato sospeso per qualche secondo che è parso interminabile.

La manovra di Oncu

Pedro Acosta, Jeremy Alcoba e Andrea Migno sono stati i vincitori che sono usciti vivi dalla carambola causata da una sprovveduta manovra di Deniz Oncu. Questi, dopo aver sorpassato Alcoba, lo ha chiuso verso il bordo dell’asfalto. Poi, il pilota turco ha improvvisamente cambiato traiettoria ed ha toccato con la sua gomma posteriore quella anteriore dello spagnolo. Di conseguenza, la Honda di Andrea Migno e la Ktm di Acosta sono decollate dopo essere entrate in collisione con la moto di Alcoba che era rimasta a terra in pista. Acosta ha anche strisciato contro il guard-rail. Deniz Oncu è stato sanzionato e salterà le prossime due gare di Moto3 in Italia e in Portogallo.

L’opinione di Rossi

Valentino Rossi si era già lamentato della spericolatezza dei giovani nei circuiti MotoGp sottolineando come fossero necessarie delle sanzioni più pesanti. “Che cosa aspettano a fermare chi si comporta così? Qualche giorno fa è successo quello che è successo in Supersport, quest’anno nelle corse sono già morti tre ragazzi, che cosa aspettano a prendere decisioni pesanti?”, ha dichiarato il Dottore furioso ai microfoni di Sky Sport. Andrea Migno, vittima dell’incidente e facente parte dell’Academy VR46 di Rossi, ha affermato: “Non mi sono fatto niente e sono contento. La mia tuta è strappata e per fortuna è andata bene. Ma non sempre va così”. Valentino Rossi ha poi aggiunto in conferenza stampa: “Due gare di stop per Oncu sono una punizione giusta, anzi era il minimo che si poteva fare perché la situazione è fuori controllo, non si può non prendere provvedimenti. I giovani hanno un comportamento in pista troppo pericoloso. Ora, Oncu non correrà per due gare e le guarderà dalla Tv, poi vedrete che certi comportamenti non li usa più”.

Lorenzo Tassi