
Compie oggi 68 anni Nanni Moretti. È uno dei più grandi registi italiani che con le sue pellicole sarcastiche e taglienti ha segnato tre decenni di cinema italiano. Il suo ultimo film “Tre piani” è stato recentemente presentato in concorso al Festival di Cannes riscuotendo un buon successo di critica
“Fin dall’inizio mi è sembrato del tutto naturale essere non solo dietro ma anche davanti alla macchina da presa come se questo desse più forza alla storia e ai sentimenti che volevo raccontare”
Con queste parole Nanni Moretti ha raccontato il suo approccio con la macchina da presa e la scelta di essere sia regista che attore protagonista dei suoi film. Un’idea vincente con cui il regista di Brunico ha riscosso enorme successo con sui film alcuni diventati autentici cult come “Caro diario”
Nanni Moretti e il suo cinema tra sarcasmo e leggerezza
Da una visione critica dei giovani della sua epoca, alla satira della società del nostro tempo, alla graffiante ironia politica sono tanti gli spunti offerti dal cinema di Nanni Moretti. Da “Ecce Bombo” a “Bianca” alla maturità di “Caro diario” e il primo riconoscimento a Cannes si nota soprattutto la voglia del regista di Brunico di muoversi con disinvoltura e leggerezza ne la raccontare la società degli anni 80-90. Non sono mancati però film più intimisti come “La messa è finita” che aperto le porte ad un cinema più interiorizzato.
Intimismo, politica e solitudine
Nanni Moretti, oltre che con la sua famosissima ironia, è stato anche bravo a conquistare gli spettatori con il racconto della fragilità umana. Ne è un esempio la drammatica della perdita di un figlio nel film “La stanza del figlio”. Un tema importante che ha illuminato anche il Moretti più politico e sarcastico di “Habemus Papam”. Un livello narrativo che ritorna anche nell’ultimo film “Tre piani” , l’ultima sua opera accolta a Cannes con 11 minuti di applausi
Stefano Delle Cave