Cantante, pianista e attore, Nat King Cole (il cui vero nome è Nathaniel Adams Coles) si avvicina alla musica grazie alla madre, sua insegnante di pianoforte. Nat affianca allo studio della musica classica anche il jazz e il gospel e, dopo il trasferimento a Chicago, scopre i club dove suonano Louis Armstrong e Earl Hines.
La sua carriera artistica comincia a metà degli anni Trenta con lo pseudonimo Nat Cole. Insieme al fratello maggiore incide un primo disco nel 1936, che ha un discreto successo nei locali di Chicago. Pertanto, i due iniziano a registrare per etichette discografiche specializzate in musica nera. In quel periodo, Cole è anche pianista di Shuffle Along, la rivista della stella di Broadway Eubie Blaker, prendendo parte ad un tour nazionale.
Il successo del Nat King Cole Trio
Dopo essersi stabilito a Los Angeles, Nat fonda il Nat King Cole Trio: lui al piano, Irving Ashby alla chitarra (poi sostituito da Oscar Moore) e Wesley Prince al contrabbasso. Tra gli anni Quaranta e Cinquanta il trio comincia a diventa popolare e a farsi conoscere nel mondo con il successo del 1940 “Sweet Lorraine”. Tre anni dopo, firmano un contratto con la Capitol Records e nel 1947 raggiungono il primo posto della Billboard Hot 100 con il brano “(I Love You) For Sentimental Reasons”.
L’anno successivo il trio pubblica “Nature Boy”, singolo che si piazza in vetta alla Billboard Hot 100 per sette settimane consecutive. Il brano è scritto per il film “Il ragazzo dai capelli verdi”, pellicola drammatica diretta da Joseph Losey. Cole raggiunge l’apice del successo negli anni Cinquanta e l’edificio di Hollywood della Capitol Records viene chiamato da molti artisti dell’epoca ‘The House that Nat Built’ (‘La casa che Nat ha costruito’).
La carriera da solista e da attore
Il primo successo di Nat è “Straighten Up and Fly Right”, considerata una canzone antesignana ai primi dischi rock and roll. È con il brano “Mona Lisa” del 1950 che il cantante raggiunge il grande pubblico, conquistando la vetta della classifica Billboard Hot 100 per cinque settimane e vincendo il Grammy Hall Of Fame Award nel 1992. Dal rilascio di “Mona Lisa”, lo stile delle canzoni di Cole cambia; è molto più vicino alle sue radici jazz e si allontana dalle ballate pop che lo avevano caratterizzato fino ad allora.
Ad affiancare la sua carriera musicale c’è anche quella cinematografica. Cole partecipa a molte pellicole tra gli anni Quaranta e Sessanta. Le più celebri sono “Quarto Potere”, “La porta della Cina” (dove è uno dei protagonisti) e “Cat Ballou”. L’artista muore il 15 febbraio 1965 per un cancro ai polmoni all’età di quarantacinque anni; l’impronta che ha lasciato nella musica afro-americana, però, è quasi impossibile che morirà.
Flavia Carrogu
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