Natalie Portman: “Sentirmi sessualizzata fin da bambina ha cambiato il mio modo d’essere”

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Di Redazione Metropolitan

Natalie Portman, classe ’81, è un’attrice di fama internazionale, regista, attivista e produttrice cinematografica. Di recente, l’attrice ha rilasciato un’intervista per il podcast Armchair Expert, dichiarando di essersi sentita sessualizzata e parlando di quanto questo la facesse sentire inadeguata già da bambina.

Riconduce l’inizio di tutto questo al suo primo ruolo cinematografico nel film di Luc Besson, dove nel 1994 ha vestito i panni di Mathilda. All’epoca dei fatti, la Portman aveva 13 anni ed è proprio da allora che ha avvertito quel senso di inadeguatezza, che l’ha spinta ad avere paura per quella che sarebbe stata la sua immagine da lì in poi.

Le dichiarazioni della Portman sulla sua sessualità

Natalie Portman in Léon - photo credits Urban Post
Natalie Portman in Léon (1994) – photo credits: Urban Post

Dal suo esordio nel mondo del cinema, con il lungometraggio “Léon” del 1994, Natalie Portman è stata sotto gli occhi di tutti, fino a ricevere attenzioni indesiderate e ad essere oggetto di sguardi poco piacevoli. L’attrice figura in film come “Beautiful Girls“, “Mars Attacks!” e “La mia adorabile nemica“, ma la sua paura non va via. «Credo che essere sessualizzata da bambina mi abbia allontanata dalla mia stessa sessualità» – dichiara l’attrice – «mi ha resa fragile e spaventata».
L’attrice si è sentita in dovere di cambiare il suo modo di essere e di limitarsi, nonostante abbia ammesso – durante l’intervista con Dax Shepard – che ognuno di noi, a qualunque età, ha i propri desideri e che debba sperimentare, sentirsi libero.

Natalie Portman: seria e bacchettona come unico modo per difendersi

Natalie Portman - photo credits: Telefilm Central
Natalie Portman in V per Vendetta (2005) – photo credits: Telefilm Central

La Portman ammette che sia anche arrivata a declinare delle prospettive lavorative niente male, come il ruolo da protagonista nel lungometraggio di Adrian Lyne, “Lolita“. Ha rifiutato categoricamente di recitare in ruoli “sexy” e apparire in scene di nudo, poiché il modo in cui veniva percepita dal pubblico più adulto la metteva a disagio.
«Non ti senti sicura se di fronte hai uomini più vecchi di te che sembrano interessati al tuo corpo», aggiunge l’attrice. La sessualizzazione subìta le ha impedito di vivere il sesso in maniera libera, spingendola ad assumere l’atteggiamento da ragazza seria e, per non essere oggettificata dai media e dal pubblico, ha finto di essere una “bacchettona”. La star, attualmente impegnata nella produzione di “Thor: Love and Thunder“, nuovo capitolo della saga Marvel, ammette che la tecnica ha funzionato e, finalmente, si sente a suo agio e al sicuro.

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Luisa Scherillo