La notizia della morte delle gemelle Alice ed Ellen Kessler, scomparse ieri, a Grünwald, Germania, dopo essere ricorse al suicidio assistito, ha addolorato il mondo dello spettacolo e gli spettatori tedeschi e quelli italiani, specialmente quella fetta di pubblico che le ricorda nella loro epoca d’oro. Le storiche apparizioni nei varietà RAI, le coreografie, le gambe che hanno dato il via a una piccola rivoluzione e le loro canzoni raccontano un’età lontana, in bianco e nero, e fanno ormai parte della memoria popolare nostrana.
Le due sorelle si sono formate presso la Scuola di danza dell’Opera di Lipsia, debuttando come ballerine professioniste nel primo Dopoguerra. Nel 1953, insieme alla loro famiglia, hanno abbandonato la Germania Est, stabilendosi a Ovest, diventando in breve tempo le stelle del Palladium di Düsseldorf. Nella seconda metà degli anni Cinquanta, dopo essere state notate dai produttori, sono entrate a far parte della grande famiglia RAI, prendendo parte a programmi come Studio Uno, Canzonissima e Senza Rete.
Le canzoni iconiche delle gemelle Kessler
Nei brani da loro cantati e ballati, c’era tutta l’ironia di Ellen e Alice. Canzoni come Pollo e champagne, una delle più note e iconiche del duo, erano un inno alla leggerezza e alla spensieratezza che ha caratterizzato la TV italiana degli anni Sessanta. Pezzi in lingua tedesca, da Dreh dich nicht um nach fremden Schatten a Puppenhochzeit, con il loro sound pop mitteleuropeo, erano decisamente all’avanguardia per l’epoca e, ad oggi, farebbero la felicità dell’Eurovision Song Festival.
Impossibile, infine, non citare i loro principali successi, La notte è piccola e Da-da-um-pa. Testi poco impegnativi e melodie semplici, resi però speciali dalla loro elegante ironia. Alice ed Ellen erano due donne di spettacolo a tutto tondo, capaci di intrattenere il pubblico con civettuola simpatia, ma sempre con una professionalità e uno studio quasi maniacale di ogni passo di danza, ogni sorriso e ogni mossa, eseguito con la sicronia naturale che le caratterizzava. Un affiatamento artistico che nasceva dell’intesa perfetta che le ha accompagnate in ogni momento della loro esistenza, e che le ha spinte, ieri, a decidere di andarsene così come hanno sempre vissuto: insieme.
Federica Checchia





