Pau Gasol: l’artista del post basso

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Di Redazione Metropolitan

Compie oggi 40 anni Pau Gasol, uno dei non americani più forti che abbiano mai messo piede su di un parquet NBA, e probabilmente il giocatore spagnolo più forte di sempre. Nonchè uno degli ultimi artisti della nobile arte del post basso.

I primi anni in NBA

Pau Gasol. Photo by barnburner

Dopo le prime due stagioni da professionista con la maglia del Barcellona, squadra che lo ha lanciato tra i grandi, su Pau Gasol si posano gli occhi della NBA. Pau a 19 anni era già il leader di quei blaugrana, e così l’interesse degli scout salì a dismisura.

Il giorno tanto atteso arriva: il 27 giugno 2001 Gasol viene selezionato dagli Atlanta Hawks con la terza scelta al Draft NBA. Gli Hawks però decisero di scambiarlo assieme a Lorenzen Wright e Brevin Knight, in campio di Shareef Abdur-Rahim. Così l’esperenzia di Pau Gasol in NBA comincia con la canotta dei Memphis Grizzlies.

Dopo il primo anno il lungo spagnolo conquista il titolo di “Rookie of the Year”, venendo inserito ovviamente nell’All-Rookie First Team assieme al suo compagno Shane Battier. Gasol infatti mantiene medie molto alte, con 17.6 punti e 8.9 rimbalzi a partita in 82 partite disputate.

Negli anni a seguire le medie di Gasol continuano a salire, fino a toccare i 20.8 punti a partita della stagione 2006/2007, accompagnati anche da quasi dieci rimbalzi. Dopo quasi sette stagioni la carriera di Pau stava per cambiare definitivamente però, stava per arrivare il salto di qualità definitivo per un giocatore di tale importanza.

Pau Gasol ai Lakers

Pau Gasol e Kobe Bryant. Photo by Erik Himmelsbach-Weinstein

Il 1 febbraio 2008 infatti i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant imbastiscono un trade per portare in California proprio Pau Gasol. Il lungo spagnolo si veste così di gialloviola, pronto a rinforzare una squadra che come obiettivo minimo ha il Titolo NBA. A Memphis volano Kwame Brown, Javaris Crittenton, Aaron McKie e i diritti di Marc Gasol, il fratello minore di Pau.

I Lakers con l’aggiunta dell’iberico volano e chiudono la Regular Season con 22 vittorie e 4 sconfitte. Ai Playoffs hanno la meglio di Denver Nuggets, Utah Jazz e San Antonio Spurs prima di approdare alle Finals contro i rivali di sempre dei Boston Celtics. La serie finale però non va come previsto, Gasol soffre troppo Kevin Garnett e i Celtics si impongono per 4-2.

Negli anni successivi l’intesa tra Pau Gasol e Kobe Bryant cresce, e proprio il duo è protagonista dei due Titoli NBA consecutivi, quello del 2009 e quello del 2010.

Proprio Kobe infatti dirà di Pau Gasol:

“Pau è uno dei compagni di squadra più forti che io abbia mai avuto.”

Pau e Kobe infatti diventano molto amici, una forte legame di cui si hanno tracce anche nell’ultimo libro scritto da Bryant. In “The Mamba Mentality”, uscito nel 2008, è infatti presente una prefazione a cura proprio dello stesso Gasol.

In giro per la NBA

L’avventura in maglia Lakers di Pau Gasol si interrompe dopo la stagione 2013/2014, a causa di alcuni screzi con la dirigenza losangelina. Pau si accasa per due stagioni ai Chicago Bulls, prima di passare ai San Antonio Spurs di Gregg Popovich fino alla stagione 2018/2019.

Nella scorsa stagione Pau si era accasato ai Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo, ma complice un infortunio gioca solo tre partite. In estate firma coi Portland Trail Blazers, ma viene tagliato addirittura senza aver neanche giocato un minuto.

Negli ultimi giorni le voci attorno a Pau Gasol si sono intensificate, voci che lo vorrebbero di ritorno al Barcellona del neo coach Sarunas Jasikevicius. Chissà, magari un ritorno a dove tutto era cominciato gioverà a uno degli ultimi artisti del post basso.

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