Paul Auster, noto scrittore, sceneggiatore e regista statunitense, nasce a Newark il 3 febbraio 1947, oggi compie 76 anni. È considerato come il protagonista della letteratura statunitense mondiale contemporanea ed esponente del postmodernismo. Nei suoi libri fonde insieme elementi disparati: letteratura gialla e poliziesca, psicoanalisi, esistenzialismo e trascendentalismo. Tutte caratteristiche confluite in opere come La trilogia di New York, che nel 1987 consacra il suo successo a livello internazionale. Con una scrittura chiara e diretta esplora le nevrosi e le angosce dell’uomo contemporaneo, indaga sul senso della vita e sul ruolo svolto dal caso come vediamo in La musica del caso, Il libro delle illusioni e soprattutto nel suo capolavoro 4321.
La vita di Paul Auster e l’incontro con la letteratura

Paul Auster nasce a Newark, nel New Jersey da una famiglia ebrea di origini austriache e polacche. I genitori nel 1959 comprano una grande casa, dove Paul trova un’ampia quantità di libri lasciati lì da un suo zio. Il giovane Paul si sente inspiegabilmente attratto come una calamita da quel tesoro fatto di parole e carta e legge senza sosta ogni singola pagina. È così che sboccia il suo amore per la letteratura. A soli 12 anni inizia a comporre poesie. In seguito alla separazione dei genitori e l’affidamento alla madre, vive in varie città europee. Torna negli Stati Uniti e studia alla Columbia University e nel 1966 frequenta la donna che diventa sua moglie: Lydia Davis.
Alla Columbia scrive recensioni di libri, poesie e articoli usando pseudonimi come Paul Quinn. Dopo la laurea si trasferisce a Parigi e vive un periodo di ristrettezze economiche, sostentandosi con i soldi guadagnati da lezioni private, collaborazioni con giornali e traduzioni di opere di autori francesi come Mallarmè, Jean-Paul Sartre e Georges Simenon. Ritorna negli Stati Uniti e pubblica le sue poesie su The New York Review of books e nel 1974 va a vivere a New York. Pubblica la raccolta in versi Unearth, la pièce teatrale Wall Writing e il primo testo in prosa White spaces.
Nel 1977 nasce suo figlio Daniel e si trasferisce con la famiglia in campagna. L’anno dopo divorzia da Lydia e suo padre viene a mancare. Dal trauma della morte del padre nasce nel 1982 L’invenzione della solitudine, romanzo autobiografico basato sul difficoltoso rapporto vissuto con lui, un uomo che ha condotto un’esistenza separata dagli affetti e dal mondo. È una commossa riflessione sulla complessità di essere padri e figli e giunge alla conclusione che il caso governa le nostre vite.
L’ascesa di Paul Auster verso il successo: La trilogia di New York
Negli anni ’80 si dedica a tempo pieno alla scrittura, l’unico lavoro verso il quale si sente veramente portato. Nel 1987 giunge finalmente il meritato successo con la pubblicazione di La trilogia di New York composto di 3 romanzi: Città di vetro, Fantasmi, La stanza chiusa. I 3 libri sono delle detective stories raffinatamente intrecciate, che hanno come protagonista comune la città di New York, ridisegnata da Paul Auster come un luogo strano e surreale, in cui ogni cosa si confonde e sfuma. Si presenta come un non-luogo, in cui le solitudini si espandono. Qui tutto può succedere e ciascuno può perdersi senza ritrovarsi mai.
I personaggi delle 3 storie sono impegnati nel risolvere delle inchieste inspiegabili intorno ai quali aleggia un alone di mistero. Quest’opera ad un primo sguardo, poco attento, può essere etichettata banalmente come narrativa poliziesca tradizionale, tuttavia non è così, è qualcosa di più. Le 3 storie sono state definite come racconti meta- detective, anti- detective, misteri su misteri, un lavoro umoristico, in quanto non sono strutturati intorno ad un mistero e ad una serie di indizi. Ciò ha confinato Paul Auster nella corrente letteraria americana del postmodernismo. C’è, però, nell’opera una coerenza nel discorso narrativo e un approccio neo-realista, che lo allontanano da un tradizionale scrittore post-moderno.
Pertanto La trilogia di New York si presenta come una forma particolare di narrativa poliziesca post moderna, che si avvale dell’uso di elementi tipici del romanzo poliziesco per risolvere problemi esistenziali e questioni d’identità. Paul Auster crea una sua forma innovativa, che unisce componenti tradizionali del genere con quelli sperimentali e ironici del postmodernismo. Quest’opera lo consacra come uno degli scrittori più stimati a livello internazionale non solo nel panorama letterario, ma anche in quello cinematografico.
La musica del caso e Il libro delle illusioni
Nel 1990 pubblica La musica del caso, in cui sono concentrate le tematiche principali di Paul Auster. C’è la ricerca dell’identità personale, del senso e del significato della propria vita. Analizza il ruolo della coincidenza e degli eventi causali nell’esistenza dei personaggi. Di solito sono obbligati ad agire come facenti parte di disegni impenetrabili di un’altra persona. Vediamo la trama nel dettaglio. Il protagonista Jim Nashe vive in condizioni economiche precarie, la moglie e la figlia lo abbandonano. Jim ottiene l’eredità paterna, che usa per istituire un fondo fiduciario per la figlia, compra un’auto e parte per un viaggio ignoto.
Sulla strada conosce un giocatore di poker, Jack Pozzi, che lo convince a partecipare ad un torneo a casa di 2 milionari. L’abitazione presenta un’atmosfera tetra e surreale, in palio c’è la loro libertà. I 2 perdono e devono costruire un muro di pietre di un vecchio castello. Tale compito assume le vesti di un’esperienza metafisica, che segna per sempre la loro vita. Tematiche analoghe ritornano nel Libro delle illusioni pubblicato nel 2002, in cui Auster analizza le relazioni tra persone. Narra la storia del professore Zimmer, depresso, dopo la morte della moglie e dei figli avvenuta in un incidente.
Una sera guarda un film comico del cinema muto di Hector Mann e ne è totalmente divertito. Incuriosito, indaga su chi sia Mann, che pare essere scomparso. Zimmer scrive un libro su di lui e riceve una lettera della presunta moglie, che ammette che Mann è ancora vivo e vuole incontrarlo. In Auster il fallimento non è il contrario del lieto fine, in quest’opera trae origine dall’incertezza di Zimmer sulla propria identità e inizia una ricerca di essa. Il professore riduce la propria esistenza a zero e riparte daccapo. Insomma il fallimento rappresenta il punto di partenza per ricominciare.
L’ultimo capolavoro di Paul Auster: 4321
Nel 2013 a 66 anni, stessa età in cui muore suo padre, Paul Auster si dedica soltanto alla redazione del suo capolavoro 4321 e impiega ben 3 anni per potarlo a termine. Viene pubblicato nel 2017. Vediamo la trama da vicino. Nel prologo viene presentata la coppia ebrea Stanley Ferguson che viene dal New Yersey e Rose Adler da New York. Viene illustrato come le loro famiglie sono arrivate negli Stati Uniti e come si sono conosciuti fino ad arrivare al giorno del loro matrimonio. Dall’unione nel 1947 nasce Archibald, soprannominato Archie, il vero protagonista della storia.
Il romanzo nel primo capitolo sembra proseguire normalmente raccontando l’infanzia del piccolo Archie, poi nel secondo troviamo narrata la stessa storia con gli stessi personaggi, ma con elementi, circostanze e varianti differenti. Dopo poco capiamo e scopriamo che la narrazione segue Archie lungo 4 possibili sviluppi della sua esistenza, originati ciascuno dal realizzarsi o meno di varie occasioni. Si dipanano così 4 strade parallele, che si espandono fino alla fine in maniera simultanea dando prima le 4 versioni del primo capitolo, poi le 4 del secondo e così via.
Ciò che resta inalterato è il carattere di Archie, che consente di indentificare il suo personaggio in ogni versione, quello che muta ogni volta sono le persone che incontra che modificano la sua vita. Auster tenta di rispondere a quelle domande che spesso nell’intimo ci poniamo come “chissà cosa sarebbe successo se avessi fatto questo piuttosto che quello? quale strada avrebbe preso la mia vita? Ora dove starei e con chi ?”. Insomma Auster con abile maestria tenta di spiegare come ogni singola persona ed evento in cui ci imbattiamo possano incidere nella nostra vita cambiandone il suo corso e come tutto questo sia governato dal caso.
Seguiteci su Google News
Elisa Adamo