Quanto costano gli infortuni in NFL

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Di Redazione Metropolitan

Il football è sicuramente uno tra gli sport col più alto numero di infortuni, molti dei quali anche molto gravi, che si susseguono nel corso di una stagione.

Significativo in tal senso è stato uno studio condotto dall’Associated Press, il quale aveva come obiettivo quello di quantificare il danno economico a cui ogni team deve far fronte proprio a causa degli infortuni.
Durante il 2019, infatti, pare che in NFL sono stati totalizzati all’incirca 521 milioni di dollari di spese relative ai giocatori infortunati.

Vi è da specificare, inoltre, che lo studio si è concentrato principalmente sui giocatori che al termine della stagione erano tra gli indisponibili per infortunio.

Una tale somma è sicuramente un dato rilevante, soprattutto per i team, ma anche per la NFL stessa, la quale negli ultimi anni ha deciso di concentrarsi molto sulla salute dei giocatori e sulla sicurezza in campo. E proprio a tal proposito, sono state anche introdotte delle nuove regole come quelle relative ai quarterback e quelle che di fatto hanno modificato i kickoff.

Stando allo studio effettuato dall’Associated Press, nel corso della stagione appena conclusa ad avere la peggio sono stati i wide receiver, per i quali sono stati spesi 72 milioni di dollari dai team.
I cornerback e i safety sono rispettivamente i secondi e i terzi della lista.

Questi numeri non sembrano essere poi così casuali.
Come riportato da Forbes, infatti, Scott Rodeo (chirurgo ortopedico specializzato in medicina dello sport) ha dichiarato:

“Gli infortuni possono verificarsi con maggiore frequenza nei giocatori che hanno il compito di effettuare degli scatti di velocità. Infatti, nei contrasti che si verificano tra giocatori che hanno delle velocità sostenute è molto più alto il rischio di infortuni”.

Secondo i dati NFL, nella stagione 2019, il 60% degli infortuni è relativo agli arti inferiori, in particolar modo sono stati tanti i casi di infortunio alle ginocchia.
Una ulteriore notizia negativa è data anche dal fatto che il numero di commozioni cerebrali è aumentato, passando da 214 casi nel 2018 a 224 casi nel 2019, nonostante la lega abbia attuato delle misure di sicurezza negli ultimi anni, come ad esempio l’utilizzo di un nuovo casco protettivo.

Nonostante questo leggero aumento di casi, comunque, c’è da considerare anche che il numero di commozioni cerebrali è stato pur sempre significativamente ridotto rispetto alle passate stagioni.
Basti pensare, infatti, che nella sola stagione 2017, i casi di commozione cerebrale sono stati ben 281.

L’NFL comunque quasi sicuramente continuerà a pensare a dei nuovi modi per garantire la sicurezza e salvaguardare la salute dei giocatori in campo.
Non solo attraverso delle nuove regole ma anche attraverso la ricerca di eventuali nuovi equipaggiamenti per i giocatori.

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Foto in copertina: Ted S. Warren/AP