Quarantena per Superman, anche lui ha combattuto un virus!

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Di Maria Paola Pizzonia

Superman affronta il virus e sperimenta la quarantena in un fumetto vecchia scuola degli anni ’60.

Esiste una bella storia DC, datata ottobre 1962, in cui Superman si ritrova ad affrontare un problema molto attuale: la quarantena come strumento di contenimento di un virus.
La storia si chiama The Last Days of Superman! ed è di Edmond Hamilton e Curt Swan. L’avventura è apparsa su Superman 156 ed è inedita in Italia.

Come ci finisce Superman in quarantena?

Tutto inizia con un oggetto kryptoniano che atterra sul nostro pianeta.

Jimmy Olsen lo vuole esplorare e decide di aprire l’involucro che lo contiene. Troppo tardi Kal-El capisce che dentro è contenuto il pericoloso Virus X, una minaccia che ha effetto sui Kryptoniani.

Purtroppo Superman scopre di aver contratto il virus. Così per non diffonderlo a tutti gli altri Kryptoniani residenti sulla Terra (come Super-girl o gli abitanti di Kandor) istruisce i suoi robot affinché costringano in una zona di quarantena.
Il nostro eroe è rinchiuso in una suggestiva immagine composta da un cubo dalle pareti trasparenti. La situazione è drammatica in quanto scopre di rischiare gravemente la vita. Redige un testamento con le sue ultime volontà, che verranno lasciate a Super-girl e dalla Legione dei Super-Eroi.

Dettagli sul concetto di virus e pandemia:

Nel cubo finisce anche Jimmy Olsen, che, pur asintomatico, potrebbe infettare Supergirl. La cugina di Superman, intanto, sventa tutte le catastrofi e risolve tutte le questioni impellenti, poi viaggia indietro nel tempo per tornare su Krypton. Così la ragazza scopre una cura per il virus, che tuttavia sarebbe letale per tutte le altre forme di vita dell’universo.
Per questo motivo, mossa da bontà per la Terra tutta, ragazza si rassegna alla morte del cugino.

In un improvviso e spettacolare colpo di scena scopriamo però che Superman non è stato infettato dal virus ma dalla semplice Kryptonite finita nella macchina fotografica di Jimmy Olsen. Ma questo non cancella l’esistenza dell’agente patogeno. Così Superman torna così in salute e distrugge l’oggetto contenente il virus.

Superman nella storia in cui deve sperimentare la Quarantena – fonte: google

Una storia per la quarantena:

La trama è in realtà una sorta di remake, ma è molto calzante con la situazione attuale. Comunque, è ispirata all’omonima storia contenuta in Superman 66 (realizzata da Bill Woolfolk e Al Plastino) che fu diffusa in Italia dalla Mondadori nel 1955 su Albi del Falco 43.

All’epoca era conosciuta con il titolo di Nembo Kid condannato a morte, poichè – è questo rende il tutto ancor più interessante – il personaggio non era ancora conosciuto da noi con il nome che ormai lo accompagna: Superman!

Ovviamente, il volume è stato volutamente ripescata in questi giorni di quarantena, precisamente dal magazine americano CBR.

Se non siete ipocodriaci, è semplicemente la lettura perfetta!

Ciao Nerds, alla prossima con Infonerd – gli unicorni di MMI!

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