Canale 5 trasmette questa sera alle ore 21:20 “Quasi amici”, regia di Olivier Nakache e Éric Toledano. Uscito per la prima volta il 2 novembre del 2011, Quasi amici è, ancora oggi, il film francese più amato a livello internazionale, raggiungendo un incasso pari a 426.588.510 dollari. La pellicola ha infatti ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui un David di Donatello nel 2012 come miglior film.

Philippe e Driss nel film "Quasi amici", foto dal web
Philippe e Driss, foto dal web

Quasi amici, la trama

Quasi amici è la storia del francese Philippe, uomo ricco e molto colto, che, però, è costretto sulla sedia a rotelle a causa di una paralisi che lo immobilizza dal collo ai piedi e del senegalese Driss, giovane e irresponsabile, che, in mancanza di soldi, decide di lavorare come badante di Philippe. Nonostante le prime difficoltà, i due diventano ottimi amici e sentono sempre più la necessità di esserci l’uno per l’altro. Due mondi così diversi, ma al tempo stesso così simili, entrano in contatto in un racconto emozionante e coinvolgente, che insegna quanto siano i piccoli gesti a fare la vera differenza. 

Quasi amici, trailer

Il capolavoro di Olivier Nakache e Éric Toledano

L’impresa di Olivier Nakache e Éric Toledano non era semplice; prendere una storia vera e riadattarla secondo i toni propri della commedia, in grado di accontentare ogni tipologia di spettatore. Il risultato? Un vero e proprio capolavoro per gli occhi e per il cuore di ognuno di noi. Solitamente, il pubblico va al cinema per ricercare quel pizzico di leggerezza, capace di allontanarlo, completamente o quasi, dalla sua quotidianità. Insomma, la preferenza va su storie lineari, semplici e senza troppi colpi di scena. Insieme a questo, però, lo spettatore ama emozionarsi, rimanere con lo sguardo incollato sulla scena, immedesimarsi in ciò che vede, conoscere realtà diverse dalla propria.

Quasi amici, foto dal web

Quasi amici parte proprio da queste consapevolezze e racconta l’incontro tra due personaggi talmente diversi tra di loro, da completarsi a vicenda. Il tutto, in una commedia in cui ogni forma di morale viene superata dalla volontà di mostrare esattamente la verità dei fatti. Non è un caso che la scelta dei protagonisti ricada su un giovane di colore e un uomo costretto sulla sedia a rotelle a causa di un incidente, entrambi vittime di una società ancora troppo discriminante e piena di pregiudizi. Eppure, il film deride e supera volutamente ogni emarginazione e segregazione sociale, non allontanando il problema, ma trattandolo con dialoghi che rasentano quella superficialità, tipica di chi riversa sugli altri le proprie insicurezze.

Un’amicizia che non tiene conto dell’età, dello status sociale e del colore della pelle; un’amicizia che fa bene al cuore e alla mente, che non ha bisogno di nulla, se non della vicinanza dell’altro. 

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