Moda

Raffaella Carrà: attraverso i lustrini

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Cantante, ballerina e conduttrice televisiva, un’artista a tutto tondo. Raffaella Carrà, considerata tra le regine della tv italiana, ci lasciò il 5 luglio del 2021. La carriera della Carrà è stata segnata da esperienze cinematografiche con autori internazionali, ma approda sul piccolo schermo intorno agli anni Sessanta creando il concetto della “showgirl”: donna di spettacolo che sa fare tutto.

Un’intramontabile icona di stile, riconoscibile per il suo caschetto biondo sempre in piega perfetta. Una delle prime a “scoprirsi” per indossare costumi che lasciavano vedere l’ombelico. Libertà di espressione, attraverso i lustrini dei costumi e le parole cantate, promotrice di unicità.

La Carrà in tendenza

A precedere il caschetto biondo, c’erano dei lunghi capelli rossi. In pieno accordo con gli anni Sessanta Raffaella Carrà iniziava a sfoggiare i suoi look con dettagli futuristici, in stile André Courrèges. La showgirl ha attraversato tutte le correnti e le tendenze moda che hanno colpito la società negli ultimi anni. Durante lo Swinging London, le parole chiave erano divertimento, informalità e gioventù. Idee rivoluzionarie, in una società gerarchica inglese, mostrate con maxi boots e cappelli a tesa larga.

Le lunghezze erano ridotte al minimo, si potevano definire “micro”, mentre i tacchi erano altissimi e contraddistinti dall’immancabile plateau. Il total look denim, che abbiamo visto in passerella nella F/W 21, non sarà una novità, ma una tendenza già proposta da Raffaella Carrà negli anni Settanta. Un decennio dopo la fanno da padroni, i lustrini e le paillettes, dettagli luccicanti che attribuiscono un brio in più ai blazer oversize e alle spalline voluminose.

Raffaella Carrà: la mostra elogio

Nel 2018 AltaRoma ha dedicato a Raffaella Carrà e ai suoi iconici costumi, uno spazio espositivo. La mostra “Iconoclasti – lo stile di Raffaella Carrà”, opera di costumisti e stilisti sulla silhouette della showgirl. Quaranta costumi, selezionati fra oltre quattrocento, provenienti dagli archivi storici di Annamode e della sartoria The One.

Identificati gli elementi, i tratti e le ricorrenze stilistiche, in un continuo gioco di rimandi fra costume e moda, un unico connubio mostrato e spettacolarizzato in tv. Nella selezione di abiti firmati è possibile riconoscere nomi come Renato Balestra, Greta Boldini, Guillermo Mariotto per Gattinoni e Fausto Puglisi. Un personaggio iconico, innovativo che è entrato nelle nostre case con genuinità ed ironia. Anticipatrice delle tendenze e portatrice di un valore ad oggi indispensabile: la libertà di esprimere ed essere.

Silvia Colaiacomo

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