La “Resilience” innovazione e futuro

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Di Redazione Metropolitan

Nella notte del 16 novembre alle 01:27 ora italiana è avvenuto con successo il lancio della navicella “Resilience“. Avvenuto dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral e dalla ormai famosa pista 9, la stessa utilizzata per il lancio dello Space Shuttle. La Crew Dragon della SpaceX di Elon Musk, ospita quattro astronauti. E’ la prima missione operativa della Nasa, dopo lo storico lancio di prova dello scorso maggio che ha portato sulla Iss altri due cosmonauti.

A bordo della capsula, chiamata “Resilienza“, tre americani della Nasa, il comandante Michael Hopkins, il pilota Victor Glover e la specialista di missione Shannon Walker, in più l’astronauta dell’Agenzia spaziale giapponese Jaxa, Soichi Noguchi. Nei prossimi 15 mesi la Crew Dragon effettuerà altre quattro missioni di rifornimento. I prossimi due voli già previsti per conto conto della Nasa, avverranno entro il 2021 e condurranno altri astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Immagine dei 4 astronauti a bordo della "Resilience"  photo credit : lastampa.it
Immagine dei 4 astronauti a bordo della “Resilience” photo credit : lastampa.it

Le prime volte di “Resilience

È la prima volta che SpaceX lancia con lo scopo di portare a bordo della Stazione Spaziale Internazionale un equipaggio totalmente operativo. Questo è destinato inoltre ad una permanenza di lunga durata, rimarrà infatti in orbita fino ad aprile 2021. La Resilience segna inoltre nuovi primati, si tratta infatti della prima capsula in assoluto a trasportare più di tre persone a bordo.

Sarà anche la prima volta che una capsula di fabbricazione statunitense effettuerà una operazione di Redocking, cioè la capacità di poter operare in maniera autonoma anche per cambiare il boccaporto di attracco. Ciò dovrebbe avvenire nel gennaio 2021. Questo servirà a far posto alla capsula CST-100 Starliner fabbricata dalla Boeing, che effettuerà un attracco automatico (senza equipaggio) durante la sua seconda missione dimostrativa.

Immagine della Stazione Spaziale Internazionale  photo credit:Alpha59.it
Immagine della Stazione Spaziale Internazionale photo credit:Alpha59.it

Cresceranno ortaggi nello spazio

La Crew Dragon è arrivata poco dopo alle 5 ora italiana alla Stazione Spaziale dopo un viaggio di 27 ore e mezzo e poco dopo le 7, sempre ora italiana è arrivata alla Stazione Spaziale. La capsula si è agganciata al modulo Harmony, lo stesso al quale si agganciava lo Shuttle ed i 4 astronauti sono stati accolti dal comandante Sergey Ryzhnikov. I quattro astronauti a bordo della Resilience si occuperanno di ricerca e l’obiettivo è la realizzazione di una futura base lunare. Questo include l’esperimento denominato Plant Habitat-02, con lo scopo di studiare la crescita di alcuni ortaggi e l’equipaggio della Resilience dovrà monitorare e prendersi cura delle piante, che cresceranno in diverse condizioni di luce e terreno. 

Produrre alimenti nello spazio sarà fondamentale per la sopravvivenza umana lontano dall’orbita terrestre bassa. Sempre in vista di un ritorno sul nostro satellite naturale, verrà testato un sistema di raffreddamento che riguarderà le nuove tute spaziali per le passeggiate lunari. Tale sistema sfrutta l’evaporazione dell’acqua nel vuoto, per mantenere costante la temperatura degli astronauti. Questo sistema di raffreddamento è inserito in un dispositivo chiamato Sefre (Spacesuit Evaporation Rejection Flight Experiment). Oltre alle attività scientifiche gli astronauti saranno chiamati a manutenere la loro casa spaziale, sia con operazioni interne, sia con operazioni extraveicolari.

di Loretta Meloni

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