“Robin Hood – Principe dei ladri”: l’eroe che ruba ai ricchi per dare ai poveri

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Di Redazione Metropolitan

Stasera in TV su Nove alle ore 21,25 torna la leggenda di Robin Hood, raccontata nel film “Robin Hood – Principe dei ladri” di Kevin Reynolds. A vestire i panni dell’eroe c’è Kevin Costner, che nel film esibisce il suo accento britannico. L’attore statunitense, infatti, per interpretare il nobile inglese Robin di Locksley, aveva studiato l’accento britannico, ma con scarso successo. Talmente scarso che la sua interpretazione gli fece conquistare un Razzie Award come peggior attore protagonista. Non una grande presentazione per il classico che, nonostante questo, convince. Si tratta infatti di un film dove le ambientazioni sono curate, la sceneggiatura calibra bene l’equilibrio tra momenti d’azione e momenti sentimentali, e tutto è volto ad esaltare la figura di un eroe, in tipico stile da cinema statunitense.

La pellicola, ambientata nel XII secolo, racconta di Robin di Locksley, cavaliere delle Crociate che ritorna in patria da Gerusalemme. Il guerriero viene privato delle sue terre dallo sceriffo di Nottingham (Alan Rickman), che è appena salito al potere in assenza del Re. Robin addestra dunque un gruppo di ribelli nella Foresta di Sherwood con l’aiuto del di Azeem (Morgan Freeman), soldato al quale aveva salvato la vita a Gerusalemme, per liberare il paese dalla dittatura del tiranno. In tutto ciò conoscerà anche la nobildonna Marian Dubois (Mary Elizabeth Mastrantonio), con la quale nascerà un rapporto speciale.

Trailer ufficiale del film

“Robin Hood – Principe dei ladri”: la chiave di lettura di Reynolds

Il regista ripropone la leggenda dell’eroe che “ruba ai ricchi per dare ai poveri” in una chiave epica, ricalcando le tappe del viaggio dell’eroe vogleriano. Non manca nessun elemento del genere: il nemico, che è lo sceriffo, l’elemento magico, con la strega, la donzella da salvare, che è Lady Marion, l’angelo custode che è l’amico Azeem. In sceneggiatura l’equilibrio tra i duelli, i momenti di calma apparente e i momenti romantici, è ben curato. Il personaggio di Robin, interpretato da Costner, viene presentato in chiave più moderna. Non sono necessari incredibili stunt: prima che un guerriero, il Robin di Costner è un astuto stratega.

Nella sua trasposizione Reynolds mette al centro il rapporto tra il bene e il male. Nel rapporto tra Robin e Azeem, ad esempio, è evidente come il regista voglia raccontarci il valore dell’amicizia. I due, nella guerra che avevano combattuto in precedenza, erano stati rivali, ma adesso una profonda fratellanza li unisce, mentre lottano contro un nemico comune. I due si ritrovano in una guerra diversa adesso, in cui ciò che vogliono è fare del bene. Il male invece è rappresentato dallo sceriffo di Notthingam, colui che rappresenta l’avarizia e la tirannia di chi vuole tutto per sé e non si cura dei meno fortunati. Il lieto fine “e vissero tutti felici e contenti”, che vede il trionfo del bene, è il classico finale da favola medievale.

Kevin Costner e Morgan Freeman in "Robin Hood - Principe dei ladri" - Photo Credits: Coming Soon
Kevin Costner e Morgan Freeman in “Robin Hood – Principe dei ladri” – Photo Credits: Coming Soon

Tutti i film sul leggendario eroe inglese

Nel suo film, Reynolds cita un’altra trasposizione cinematografica della leggenda portata sul grande schermo nel ’38, “La leggenda di Robin Hood” con Errol Flynn e Olivia de Havilland. In una scena della pellicola del ’91, infatti, Robin tira una freccia con una precisione così millimetrica che la stessa riesce a spezzare un’altra freccia. Una scena molto simile era presente anche nel film con Errol Flynn.

La pellicola diretta da Reynolds nel 1991 è la più famosa trasposizione del classico di Robin Hood, ma come abbiamo già visto non è l’unica. Oltre al film del ’38, proprio nello stesso anno della pellicola con Costner infatti è uscito “Robin Hood – La leggenda”, che contava nel cast stelle come Uma Thurman e Patrick Bergin. Il film, inizialmente previsto per le sale, fu rilasciato in tv per non sovrapporsi all’uscita dell’adattamento di Reynolds, che riscosse un maggiore successo. “Robin Hood – Principe dei ladri”, infatti, costato 50 milioni di euro, ne incassò ben 165 solo negli Stati Uniti.

“Robin Hood – Principe dei ladri” è una pellicola che, attraverso le tipiche tappe del viaggio dell’eroe, ci racconta una storia senza tempo, che non può che restare nell’immaginario collettivo, ed è eletta ormai da tutti come uno dei migliori adattamenti della leggenda dell’eroe che “rubava ai ricchi per dare ai poveri”.

Paola Maria D’Agnone

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