“Scena di neve ad Argenteuil”, un inverno particolarmente nevoso ispirò Monet a dipingere 18 vedute di Argenteuil, la periferia parigina dove viveva. In particolare “Scena di neve ad Argenteuil” è l’opera di maggiori dimensioni della serie e raffigura la strada di Monet, ossia il boulevard Saint-Denis. Per l’ultimo appuntamento di Novembre con la Rubrica D’Arte, ci dedichiamo a questo capolavoro del maestro impressionista.

Claude Monet, pittore impressionista di fine ‘800, ha dipinto alcuni dei quadri tra i più celebri e belli al mondo. Per Monet è essenziale dipingere en plein air, all’aria aperta, perché soltanto osservando le cose sotto la diretta luce naturale, si può arrivare a una resa adeguata del mondo reale. Monet sposta l’attenzione dal soggetto al modo di dipingere. Nei suoi lavori, infatti, i soggetti passano in secondo piano rispetto alla maniera con la quale sono raffigurati. Ciò che importa è la percezione fisica della realtà come dimostrano i numerosi dipinti aventi come oggetto il paesaggio invernale in differenti luoghi francesi ed europei.

“Scena di neve ad Argenteuil”

Scena di neve ad Argenteuil

Monet però, trascorre gran parte degli anni Settanta dell’Ottocento in questa cittadina turistica sulle rive della Senna, Argenteuil. Il rigido inverno del 1874-75 gli offre l’opportunità di dipingere 18 vedute di paesaggi nevosi, quasi tutti concentrati sulla via Saint-Denis in cui Monet vive. “Scena di neve ad Argenteuil” è uno dei diciotto dipinti che Monet esegue per immortalare l’eccezionale nevicata.

Il centro della composizione è il boulevard Saint-Denis, dove il pittore viveva. L’essenzialità della composizione e del disegno è motivata dalla ricerca della resa atmosferica, caratterizzata da una quasi monocromia. Tutto l’ambiente è realizzato con sfumature di grigio e blu. Il quadro è molto suggestivo. I colori dominanti sono appunto il blu e il grigio, che ovviamente sono i colori tipici dell’inverno. Non mancano però, alcune piccole “macchie” di giallo, rosso e qualche altro colore, i quali si possono vedere sia sugli edifici, ma anche nella fitta vegetazione ricoperta di neve. Il punto di vista del pittore, ovvero il luogo utilizzato per dipingere la scena, è nelle vicinanze della casa dello stesso pittore.

Nel 1879 neve ad Argenteuil è stato acquistato da Théodore Duret, successivamente quest’ultimo lo ha venduto a dei collezionisti d’arte fino a spostarsi in America e per poi arrivare nel 1973 a Simon Sainsbury, il quale infine ha deciso di lasciarlo in eredità alla National Gallery a Londra, dove risiede tutt’ora.

“Strada coperta di neve ad Argenteuil”

Strada coperta di neve ad Argenteuil

Come abbiamo già accennato, “Scena di neve ad Argenteuil”, non è l’unico dipinto in cui Monet realizza scene di paesaggi invernali. Altrettanto degno di nota è “Strada coperta di neve ad Argenteuil”. Una visione di paesaggio simile ma ancora più essenziale. Gli unici protagonisti del quadro sono i profili delle case e gli alberi che costeggiano la strada innevata. Dipinto probabilmente in mattinata, la scena è resa dai colori tipici di una mattina d’inverno.

Altre scene “invernali”, non solo Argenteuil

la Gazza

Non solo vedute cittadine. Tanti i quadri dell’artista in cui dipingeva delle splendide vedute di campagna. Ne “La Gazza”, ad esempio, solamente la luce del sole e l’ombra costruiscono il quadro. Il graticcio in legno è coperto di neve spessa, tuttavia, non perde la propria leggerezza e lascia intravedere i varchi tra i rami. Gli alberi, anch’essi appesantiti dal manto nevoso, coprono in parte la fattoria che con le sue pareti chiare, si fonde con l’orizzonte. Le ombre bluastre sul terreno sono quelle proiettate dal sole ancora basso nella mattina invernale, i gialli sono pallidi e freddi.

Effetto di neve a Vetheuil

In una posizione privilegiata sulla riva destra della Senna, questo villaggio di campagna, Vétheuil,  è lo scenario migliore per dipingere ripetutamente le case innevate intorno all’antica chiesa gotica dominata dal grande campanile. “Effetto di neve a Vetheuil” è un altro dei capolavori di Monet, in cui il pittore ha saputo al meglio catturare la rigidità dell’inverno. Il frazionamento del colore e anche il tocco appare frammentato in funzione della resa del movimento dell’acqua del fiume. Gelo e disgelo, acqua allo stato liquido e allo stato solido, assumono sfumature cangianti e differenziate perché captano i raggi di luce in maniera totalmente diversa.

Questi che vi abbiamo presentato, sono solo alcuni dei capolavori che Monet, straordinario pittore impressionista, ha realizzato per rappresentare la stagione più rigida dell’anno. Anche in questo caso, le sue “macchie” ed “impressioni” di colori ed ombre, lo rendono uno dei maestri indiscussi nella rappresentazione delle stagioni.

Ilaria Festa

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