“Effetto autunnale ad Argenteuil”, l’autunno visto con gli occhi di Monet

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Di Redazione Metropolitan

“Effetto autunnale ad Argenteuil”, Claude Monet (1840-1926), è l’artista che rappresenta al meglio l’impressionismo francese. La sua pittura cattura la luce che l’artista riesce abilmente a dipingere, dando forma ai soggetti che ha deciso di raffigurare. Da qualche giorno è ormai iniziato l’Autunno e noi dedichiamo l’articolo della Rubrica Arte di questa settimana ad uno dei capolavori del maestro impressionista “Autunno ad Argenteuil”.

“Seguo la natura senza poterla afferrare; questo fiume scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente”.

“Effetto autunnale ad Argenteuil”, capolavoro impressionista

Nel 1872, Claude Monet, si stabilisce ad Argenteuil. Tante le vedute che l’artista decide di immortalare con i suoi lavori en plein-air. Sullo sfondo di una città l’artista ci racconta dell’arrivo della stagione autunnale. Nei colori degli alberi, nel riflesso dell’acqua sul fiume, nel senso di calma che traspare dall’immagine dipinta, tutto ci fa pensare all’Autunno. Monet, un po’ come tutti gli artisti impressionisti, riesce a dipingere la natura in tutta la sua bellezza senza però lasciare nulla al caso. Le stagioni, i differenti momenti della giornata, sono tutti esercizi di pittura per questi artisti che con il loro stile riescono a cogliere la luce che permette loro di immortalare uno stesso elemento in diversi modi, mai uguale a se stesso.

"Autunno ad Argenteuil", Monet, 1873
“Autunno ad Argenteuil”, Monet, 1873

In quest’opera dagli effetti vibranti, Monet usa uno sfondo di grigio chiaro molto luminoso che si è rivelato poi decisivo per creare l’illusione della luce solare. L’artista ha creato la scena del paesaggio, applicando degli strati di impasto in successione. Strati che vanno a formare la superficie di colori attraverso la quale sono visibili in parte gli strati sottostanti. Per evocare forme e consistenze diverse utilizza corposità e consistenza diverse di pittura. Usa i colori spesso accostandoli  e sovrapponendoli piuttosto che fondendoli. Si notano le pennellate  ruvide e corpose per rendere i profili dei palazzi sullo sfondo. Allo stesso modo sono state usate  per il fogliame, mentre  il cielo è dipinto con un impasto più sottile.

Il punto di vista suggerisce che Monet sta dipingendo sull’acqua, molto probabilmente grazie alla famosa barca-studio che spesso ritrae nei suoi dipinti. I colori sono brillanti. A sinistra della composizione, gli alberi sono ancora vestiti di foglie dorate, mentre a destra i colori sono più freddi e invernali.

Monet, ragazzo prodigio dell’arte

Autoritratto, 1886
Autoritratto, 1886

Monet inizia il suo lavoro a soli quindici anni, dipingendo caricature, poi sotto la guida del paesaggista Boudin si dedica allo studio della natura en plein air. Nel 1859 si iscrive, a Parigi, all’Accademia Svizzera, scuola frequentata da molti dei pittori che avrebbero poi fatto parte del gruppo degli impressionisti. In seguito a varie vicissitudini Monet soggiorna in Inghilterra, in Olanda e in diverse località della Francia. Da questi soggiorni riesce a trarre gli spunti  per approfondire la sua interpretazione della realtà e il suo stile. Muore a Giverny il 5 dicembre 1926.

Ilaria Festa

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