In concomitanza con lo sbarco della Seawatch, un evento di grande tolleranza e inclusione. La decisione è del Sindaco di Palermo, che spiega la sua scelta così: “Vogliamo rendere omaggio a cittadine e cittadini che hanno contribuito in modo determinante al salvataggio di vite umane”

Dopo avervi guidati nella comprensione del fenomeno Seawatch, vi informiamo della sua chiusura, aggiungendo un dettaglio piuttosto rilevante.

La vicenda Seawatch sembra starsi concludendo, ma qualcos’altro (e anche qualcosa di particolare) è avvenuto in questi giorni a Palermo.

“La cittadinanza onoraria di Palermo all’equipaggio e allo staff della Sea Watch. Agli uomini e alle donne che hanno dimostrato il loro impegno mostrato di fronte al drammatico ed inarrestabile flusso migratorio, contribuendo in modo determinante al salvataggio di vite umane“.

LEOLUCA ORLANDO

L’annuncio del riconoscimento viene dal Sincaco, Leoluca Orlando, già proclamato giorni fa, mentre la nave si trovava ancora in mare e tentava di avvicinarsi al porto di Lampedusa.

La Seawatch e Palermo, un evento tra inclusione e razzismo

La motivazione è analoga a quella per la cittadinanza onoraria alla guardia costiera di ottobre 2015, e per medici senza frontiere a settembre 2015.

“Vogliamo rendere omaggio a cittadini e cittadine che negli ultimi mesi sono protagonisti di una operazione di umanità e professionalità; un atto di amore e coraggio che giorno dopo giorno ha salvato e salva vite umane, ridato speranze e costruito un ponte di solidarietà nel mare mediterraneo, anche contro logiche, politiche e leggi che poco hanno di umano e civile”.

LEOLUCA ORLANDO, SINDACO DI PALERMO

In un momento di così alto malcontento e diffidenza verso l’altro, ecco invece un avvenimento di inclusione, tolleranza, mescolanza.

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