Una presenza scenica minimale con la schiena leggermente incurvata sul microfono, lo sguardo malinconico e la bocca contratta, tesa nell’accompagnare le parole così belle delle sue canzoni, che forse avevano bisogno di quella tensione e gravità di postura. Questo è stato Sergio Endrigo, un grande protagonista della canzone italiana dagli anni ’60 agli anni ’80. Nato il 15 Giugno 1933 a Pola, in Istria e morto nel 2005 a Roma.

Dopo essersi trasferito a Venezia, inizia la sua carriera nel mondo della musica come cantante in piccole orchestre, tra cui quella in cui conobbe Riccardo del Turco, con cui pubblicò nel 1959 il suo primo 45 giri. Franco Migliacci, Umberto Bindi, Gino Paoli scrissero per lui e insieme a lui i suoi primi successi. Nel 1962 uscì il suo primo album da solista. Per ben nove volte Sergio Endrigo è stato in gara al Festival di Sanremo, vincendolo soltanto nel 1967 con “Canzone per te” in coppia con Roberto Carlos. Nel 1968 partecipò all’Eurovision Song Contest, dove presentò senza successo Marianne.

Sergio Endrigo e le sue dieci canzoni indimenticabili

Copertina dell'album "Sergio Endrigo" pubblicato nel 1962.
Photo credits: Italia canora
Copertina dell’album “Sergio Endrigo” pubblicato nel 1962

Io che amo solo te (1962). Scritta da Sergio Endrigo e con l’arrangiamento di Bacalov, musicista con cui collaborerà in diverse occasioni. Una canzone d’amore eterna, una dichiarazione assoluta di abbandono all’altro. Occupa il decimo posto della classifica di Rolling Stone delle 200 canzoni italiane più belle di sempre. Ornella Vanoni, Mina, Rita Pavone l’hanno incisa e molte altre voci femminili. Un indizio del suo messaggio d’amore universale che travalica i generi.

Canzone per te (1967). La festa appena cominciata è già finita. E’ il verso lapidario con cui inizia questo capolavoro della musica italiana. Un inno malinconico a un amore finito. Di nuovo l’arrangiamento è firmato da Bacalov. A Sanremo viene interpretata da Endrigo e dal cantante e attore brasiliano Roberto Carlos, si posiziona al primo posto. Fu la prima vittoria di un cantautore e la stampa scrisse che si trattò di un omaggio alla morte tragica di Luigi Tenco avvenuta all’Ariston un anno prima.

Lontano dagli occhi (1969). Continua la formazione testo e musica di Endrigo e Bacalov. Ancora a Sanremo questa volta con la cantante Mary Hopkin, si posiziona al secondo posto. Negli anni ‘2000 la canzone è tornata in rotazione grazie alla fortunata cover di Gianna Nannini che nel 2004 la inserisce nel suo album sormontando le classifiche.

Le altre canzoni tra filastrocche e ballate nostalgiche

Girotondo intorno al mondo (1966). Ispirata a una poesia di Paul Fort e con l’arrangiamento di Giancarlo Chiaramello. E’ un inno dolce alla pace e alla fraternità. Ci vuole un fiore (1974), titolo di un brano conosciuto da tutti i bambini degli anni ’80, è anche la canzone che da’ il nome all’undicesimo album di Sergio Endrigo con tutti i brani scritti da Gianni Rodari, mentre la musica è il frutto della collaborazione tra Endrigo e Bacalov.

La casa (1969). Racconta di una casa senza soffitto né pavimento, è una canzone-filastrocca composta da Vinicius de Moraes con il suo testo, tradotto in italiano da Sergio Bardotti, interpretato da Sergio Endrigo. All’album da cui è tratta, partecipò anche Giuseppe Ungaretti. Aria di neve (1975). Scritta in un hotel a Roma e legata a un innamoramento finito male. Finita nel 1999 nel magistrale album “Fleurs” di Franco Battiato. Era d’estate (1963) in questa sua poesia struggente c’è il tempo troppo veloce della bella stagione che lascia dietro di se quei sogni troppo belli per avverarsi davvero.

Te lo leggo negli occhi (1964), canzone classificatasi terza al Festival delle rose, anche se meno conosciuta non ha nulla da invidiare alle più celebri canzoni d’amore dei primi anni di carriera. Non è stata mai interpretata dal cantante, ma da Dino (Eugenio Zambelli). Con Adesso si (1975) torniamo agli inizi, alla prima partecipazione di Sergio Endrigo al Festival di Sanremo con cui si posizionò al nono posto. Venne incisa anche da Lucio Battisti. Endrigo continuò la sua carriera fino al 2000, anno della sua ultima tournée in America Latina. Morì il 7 settembre 2005 a Roma a causa di un cancro ai polmoni. La sua salma è sepolta a Terni.

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Eleonora Ceccarelli