Il calcio è uno sport in cui le partite, si sa, durano 90 minuti. Un semplice e ovvio dato di fatto, che però racchiude in sé, metaforicamente, la bellezza e in parte il senso di questo sport. Anche nell’ultimo di quei 90 minuti, anche nell’ultimo secondo di una sfida, può arrivare l’episodio decisivo che cambia la storia di una stagione, che può salvarla o comprometterla, premiando una squadra che magari nel resto della partita non ha dato il meglio di sé o vanificando quanto di buono fatto vedere negli altri 89 minuti. È troppo semplice però parlare di fortuna o sfortuna. Quell’ultimo minuto vale esattamente come gli altri 89, e la differenza tra il meritare oppure no di portare a casa un risultato consiste nell’essere concentrati in ogni momento della partita, e ciò, sia per il calcio maschile che per quello femminile, vale tanto per la Serie A come per qualsiasi altra categoria.
Quella del portare a casa un risultato è un’azione che si concretizza nei secondi tempi, e per questo si potrebbe forse dire che i secondi 45 minuti costituiscano quasi un altro sport, perché hanno un peso, anche e soprattutto dal punto di vista psicologico, totalmente diverso dai primi 45. La differenza tra squadre che si possono considerare grandi e quelle che ancora non lo sono del tutto si può forse intravedere anche nella capacità di gestire questo peso, e in questa occasione, con la sosta del campionato dovuta a Coppa Italia e nazionali, abbiamo deciso di verificare come sarebbe la classifica di Serie A tenendo conto solo dei primi tempi.
I primi tempi della Serie A, in testa c’è il Milan
In testa a questa speciale classifica c’è il Milan con 19 punti, 2 in meno degli attuali 21, il che testimonia un rendimento quasi identico della squadra tra primi e secondi tempi. L’unica differenza consiste nella partita dell’ultima giornata contro la Roma, con l’1-0 di Giacinti arrivato solo nel secondo tempo. Per il resto, la squadra di Ganz in molte occasioni è riuscita a sbloccare il risultato nei primissimi minuti, per poi arrotondare il punteggio nei secondi tempi.
Dietro alle rossonere, al secondo posto, ecco il Sassuolo con 15 punti, con due delle sei vittorie attuali che si trasformano in due pareggi, cioè quelle contro il Napoli alla terza giornata e contro il San Marino alla quinta. Per quanto riguarda le altre posizioni dietro le prime due, ecco Fiorentina e Roma con 14 punti, seguite dall’Empoli a 13. L’Empoli avrebbe quindi gli stessi identici punti, mentre Fiorentina e Roma ne avrebbero rispettivamente uno e due in più.
La seconda metà della classifica di Serie A
Anche per quanto riguarda le ultime posizioni di classifica non ci sono tantissime differenze, a parte il fatto che l’Inter, sempre al settimo posto, avrebbe quattro punti in meno, con due vittorie, un pareggio e quattro sconfitte, e che il Verona, sempre a quota sette punti, si troverebbe sopra la Florentia, con le toscane che avrebbero tre punti e due vittorie in meno.
Praticamente invariate le ultime tre posizioni, con la San Marino e la Pink Bari che avrebbero entrambe un punto in più, e con il Napoli che, sempre ultimo, avrebbe però ben tre punti in più, grazie ai pareggi contro Sassuolo, Florentia ed Empoli.
La posizione della Juventus
No, non ci siamo dimenticati della Juventus. L’assenza della squadra bianconera dalle prime posizioni balza ovviamente subito all’occhio, e rappresenta sostanzialmente l’unica grande differenza tra le due classifiche. Tenendo conto dei soli primi tempi la Juve sarebbe infatti al sesto posto, a 13 punti insieme all’Empoli. Tre le vittorie, accompagnate da quattro pareggi e una sconfitta, con gli 0-0 contro Sassuolo, Verona e addirittura San Marino, l’1-1 contro l’Empoli, e lo 0-1 dell’ultima giornata contro la Florentia. Ben cinque partite su otto la Juve le ha quindi portate a casa nei secondi 45 minuti, e proprio questo, paradossalmente, indica la forza di questa squadra e la sua superiorità nei confronti delle altre. La squadra di Guarino è infatti capace molto spesso di gestire le partite a proprio piacimento e, consapevole della propria forza, riesce sempre, senza particolari affanni, a sbloccare le partite anche nei secondi 45 minuti. L’unico modo per non vedere la Juventus al primo posto della Serie A è insomma questo.
Francesco Basso