Sextortion +94%: le vittime sono i minori

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Di Giorgia Bonamoneta

Il rapporto sull’andamento dei reati nei confronti dei minori ha evidenziato un raddoppiamento delle vittime di violenza sessuale e sextortion. Il Servizio analisi criminale coordinato dalla Direzione centrale della polizia criminale ha evidenziato come il ricatto a sfondo sessuale (sextortion) per estorcere denaro sia cresciuto del +94%. I minori (10-17 anni) sono le “vittime perfette” e l’assenza di dialogo per paura, vergogna o senso di colpa, è la spinta che permette a reati simili di crescere.

È emerso che sono in aumento i crimini quali abuso dei mezzi di correzione, violenza sessuale e violenza sessuale aggravata commessa negli istituti di istruzione. I reati contro i minori sono concentrati in gran parte nella fascia anagrafica inferiore ai 14 anni.

Venerdì 18 novembre ricorre la Giornata europea per la Protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Le strutture di istruzione in particolare, luoghi che dovrebbero essere “safe”, sono sempre più spesso luoghi di discriminazione (carriera alias negata) e violenze. Con sempre maggiore urgenza emerge l’assenza dell’educazione sessuale e sentimentale nelle scuole e la necessità di aggiornare le figure educative alle realtà con le quali convivono tutti i giorni.

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Raddoppiano vittime di violenza nelle scuole

Raddoppiano violenze su minori: +94% le vittime di sextortion

Nel 2021 sono stati segnalati più di 6.000 casi di reati commessi su minori. È la prima volta che si supera la quota 6.000 (6.248 casi), con un aumento importante anche nei casi di violenza sessuale (1.332). Dal 2004 al 2021 i reati ai danni di minori sono aumentati dell’89%. Non solo la violenza è in ambito domestico, ma aumenta anche quella all’interno degli istituti educativi.

Lo scorso anno è stata annunciata anche la prima ricerca nazionale sull’incidenza di reati sui minori nello sport. In questi giorni non si può non pensare al caso che ha coinvolto le giovani atlete italiane.

Secondo il report (2021) l’aumento maggiore dei reati è quello legato alla detenzione di materiale pedopornografico (+408%). A seguire il reato di violenza aggravata sessuale, che dal 2004 ha visto un aumento del +134% (+41% solo tra il 2020 e il 2021). Nel quadro presentato nel 2022 i dati sono andati peggiorando. I reati quali abuso dei mezzi di correzione, violenza sessuale e violenza sessuale aggravata commessa negli istituti di istruzione sono aumenti del 54%. Un ulteriore +94% è stato infine riscontrato nei reati di coercizione e ricatto a sfondo sessuale per estorcere denaro, ovvero sextortion. 

Che cos’è il reato di sextortion?

Con sextortion si intende il reato di “ricatto ed estorsione”. Si basa però su un materiale di tipo intimo e sessuale, che vede la vittima protagonista di atti sessuali. La vittima, in questo caso minore, è riconoscibile attraverso immagini o filmati e per questo facilmente ricattabile. Il reato di sextortion si avvicina a quello di condivisione di materiale intimo non consensuale (erroneamente definito revenge porn), ma prevede in aggiunta l’estorsione di denaro in cambio della non pubblicazione.

Il non pagamento di denaro comporta la pubblicazione del materiali intimo, nel caso di minori il materiale pubblicato è di natura pedopornografica. I e le minori devono essere messe nella condizione di poter parlare senza essere giudicate. Il lavoro per prevenire il reato deve necessariamente passare per la condanna dei criminali e l’educazione a una sessualità sana nelle scuole.

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Articolo di Giorgia Bonamoneta.